Esattamente otto anni fa nell’indimenticabile notte di Madrid l’Inter completò il suo storico triplete. Dopo quel 22 maggio del 2010 i successi per la squadra nerazzurra sono stati sempre più rari ed è anche per questo che l’approdo in Champions pesa quasi come uno scudetto.
Tornare nella massima competizione continentale dopo sei anni è un piccolo miracolo soprattutto se si pensa come si erano messe le cose all’indomani della clamorosa sconfitta interna col Sassuolo. Certo, l’impresa firmata da Mourinho otto anni fa sembra irripetibile e l’Inter di adesso è ben diversa da allora, con più italiani in campo e un italianissimo in panchina.
E’ lui, insieme a capitan Icardi l’artefice di una stagione da pazza Inter fino all’ultima curva. Approdato in nerazzurro dopo un’annata non proprio semplice a Roma (secondo posto ma ambiente dalla parte di Totti), mister Luciano Spalletti lavora molto, anche e soprattutto sul piano delle motivazioni riuscendo ad iniziare e completare bene la stagione. Lui che negli ultimi 7 campionati ha sempre centrato l’accesso in Champions, al quarto posto ci ha creduto dalla prima all’ultima giornata martellando i suoi giocatori con una tempistica perfetta.
Adesso l’obiettivo diventa lo scudetto e la proprietà straniera nerazzurra vuole ripartire dall’asse Spalletti-Icardi, i due uomini copertina della stagione. Insomma, il cambio Santon-Icardi nella gara contro la Juve è già acqua passata. Il rinnovo del tecnico è solo questione di ore e subito dopo al via l’operazione rafforzamento per una rosa da Champions.
Emilio Buttaro