Ho sempre stimato molto Stefano Pioli. Lo trovo una persona intelligente oltre che un tecnico serio e preparato. Unico neo nella sua carriera di allenatore quello di non aver sfruttato al meglio le occasioni avute. Alla guida della Lazio, della Fiorentina ed anche dell’Inter, il tecnico emiliano sembrava sempre a un passo dalla realizzazione di un progetto di spessore.
Adesso da allenatore del Milan con un destino che appare ormai segnato, ecco che per Pioli arrivano grandi soddisfazioni. Nelle ultime due gare di campionato i rossoneri hanno schiantato le prime due della classe mostrando carattere e compattezza proprio come un Milan d’altri tempi. Della serie: addio a fine stagione ma a testa altissima, grazie a un gruppo unito e a risultati sorprendenti.
L’obiettivo a questo punto rimane l’Europa ma forse anche quello di far riflettere chi ha già scelto in maniera affrettata. Tra i meriti di Pioli c’è poi l’aver individuato in Ibra il ruolo di leader assoluto, con lui la squadra ha davvero cambiato passo e mentalità.
Il cammino inarrestabile dei rossoneri prosegue sabato a Napoli proprio contro un ex cuore milanista. Sicuramente non cambieranno le strategie societarie definite nei giorni scorsi con l’arrivo del tecnico tedesco Rangnick, ma il Milan targato Pioli sarà ricordato anche per dei piccoli capolavori come quello di aver spento la magia della Lazio e soprattutto per aver rifilato quattro gol alla Signora, non succedeva da più di trent’anni.
Emilio Buttaro