Conte e l’assalto alla seconda stella

Antonio Conte con il nostro corrispondente Emilio Buttaro ai tempi della Nazionale
Antonio Conte con il nostro corrispondente Emilio Buttaro ai tempi della Nazionale.

La storia recente nerazzurra ha visto gli allenatori vincenti lasciare proprio sul più bello, da autentici trionfatori. Un nome su tutti: José Mourinho eroe del Triplete ed oggi annunciato dalla Roma quale tecnico per la prossima stagione.

Stavolta per i dirigenti dell’Inter non esiste un piano B come ha dichiarato l’a.d. Beppe Marotta. L’unica strada è quella che porta ad Antonio Conte per provare l’assalto alla seconda stella e l’apertura di un nuovo ciclo vincente. Del resto se metti al centro del progetto l’allenatore di Lecce, il successo è in cassaforte.

Lo sa bene il massimo dirigente nerazzurro Steven Zhang divenuto il primo proprietario scudettato straniero in Italia. Il presidente più giovane della storia interista adesso vuole scrivere il futuro. C’è da gestire una situazione economica complicata ma l’imminente finanziamento da 250 milioni potrebbe consentire alle casse nerazzurre di rifiatare.

E’ proprio sul suo futuro che Antonio Conte preferisce non sbilanciarsi mai. Ma se dovessero arrivare rassicurazioni importanti l’ex ct potrebbe fermarsi a lungo su quella panchina. Lo scorso anno Antonio Conte sembrava vicinissimo ai saluti e invece il patto di Villa Bellini ha chiarito ogni cosa. La squadra dovrà essere migliorata partendo dai 5 riferimenti su cui costruire il futuro: la coppia Lu-La, Barella, Bastoni e Hakimi.

Intanto il vero trionfatore è proprio lui, il tecnico capace di cambiare la mentalità della squadra, il costruttore vincente. Dopo aver riabbracciato il tricolore a distanza di undici anni, in casa Inter adesso è impossibile pensare il futuro senza di lui. L’assalto all’Europa che conta e allo scudetto numero 20 è appena partito.

Emilio Buttaro

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