L’esame

Don Camillo e Peppone si stringono la mano sorridendo.
Don Camillo e Peppone si stringono la mano sorridendo.

Peppone deve sostenere l’esame di quinta elementare e don Camillo si prepara a gustarsi lo spettacolo dalla finestra della scuola. Sembra un disastro annunciato: il sindaco affronta il problema di matematica con impegno, ma il tempo passa e le formule gli si affollano nella testa senza condurlo alla soluzione.

All’improvviso arriva correndo il figlio di Peppone e chiede a don Camillo di vedere il suo babbo che fa l’esame. La preoccupazione del bambino per il padre, visibilmente in difficoltà, spinge don Camillo a intervenire. I due amici si incontrano nel corridoio della scuola e, come al solito, tra provocazioni e battute ironiche, trovano il modo di aiutarsi reciprocamente.

La pellicola in bianco e nero fa risaltare l’antichità degli eventi, ma oggi i due protagonisti sono qui a raccontarci un rispetto dell’altro che va oltre le differenze di opinione; una solidarietà che ci fa uscire dai nostri schemi e dai ragionamenti di convenienza per tendere una mano a chi è in difficoltà; un’umanità che ci salva dal diventare guerrafondai ciechi e sordi, preoccupati soltanto di affermare una serie di ideologie; una fraternità cristiana che ci rende cari gli uni agli altri.

Don Camillo e Peppone superano a pieni voti l’esame della vita.

E io?

Posso davvero dirmi cristiano, se non sono capace di rivolgere un semplice “ciao!” al mio avversario?

don Gian Luca Rosati

gioiaepace.blogspot.com