La barca e i naufraghi

La barca della Chiesa raccoglie i naufraghi
La barca della Chiesa


– Chi sei?

– Sono un prete

– E chi è un prete?

– Un prete è uno che va in giro per tutta la vita sulla barca della Chiesa a soccorrere naufraghi.

– Chi sono i naufraghi?

– I naufraghi sono tutti quelli che il mondo scarta o lascia da soli.

– Posso venire con te?

– Certo che puoi!

Soccorre naufraghi è la missione di un cristiano fin dalla chiamata rivolta da Gesù ai primi discepoli. Il Vangelo racconta di naufraghi soccorsi da Gesù e dai suoi, gli Atti degli Apostoli raccontano di naufraghi soccorsi dagli apostoli e dai cristiani nel nome e per amore di Gesù. Tutta la storia della Chiesa racconta di naufraghi soccorsi e portati in salvo. La nostra piccola e ordinaria storia di cristiani è tutta un soccorrere naufraghi.

I naufragi a cui assistiamo sono di tipo diverso: ci sono i naufraghi veri e propri, quelli che devono essere salvati da un naufragio in mare, ma ci sono naufraghi nel mare della solitudine, della malattia, della povertà, dell’emarginazione, delle dipendenze dall’alcool, dal fumo, dalla droga, dal gioco d’azzardo,… ci sono naufraghi che hanno visto infrangersi i loro sogni e oggi non trovano un salvagente a cui aggrapparsi per riprendere una vita dignitosa, quelli che sono stati abbandonati da tutti, o quelli che hanno abbandonato tutto e tutti, quelli che sono stati traditi dalle persone che amavano o dagli amici di cui si fidavano, quelli che sono vittime di violenze e prepotenze,… Si naufraga per tanti motivi e ci si ritrova in una condizione in cui ci si sente perduti.

A tutti i naufraghi si avvicina Gesù e con Gesù si avvicina il cristiano chiamato a stare là dove sta Gesù: «Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore» (Gv 12, 26).

Se ci facciamo caso, dalla mattina alla sera, abbiamo la possibilità di soccorrere naufraghi, prendendoci cura di tutte le persone che incontriamo in casa nostra e sulla strada. A qualcuno basta un saluto o un sorriso per sentirsi accompagnato con simpatia da chi gli sta intorno e non sentirsi solo. A un altro basta una visita e qualche minuto di attenzione per ritrovare un po’ di serenità e di speranza. Altri hanno bisogno di fiducia e di incoraggiamento per superare una crisi. Tutti possiamo offrire al prossimo una parola buona, uno sguardo benevolo e la possibilità di riscattarsi dagli errori commessi in passato.

Quando penso alla misericordia di Dio, la immagino così: una chiamata alla vita santa che si rinnova e risuona con maggiore forza nel momento in cui il mio rapporto con Dio sembra compromesso irrimediabilmente.

Perciò un prete, come ogni cristiano, va in giro per tutta la vita sulla barca della Chiesa a soccorrere naufraghi.

don Gian Luca

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