Le parole sono come le ciliegie: una tira l’altra. E qui nel discorso entrano – a proposito – anche le ciliegie. Veramente. Infatti, oggi ho in mente di parlarvi di “marmellata”.
Categoria: Appunti d’Italiano
Erario, fisco e moneta
Con la trasformazione della forma dello Stato romano, operata da Ottaviano Augusto, il Senato, cui era affidato il compito di amministrare i fondi dell’aerarium, decretò un appannaggio per la persona dell’Imperatore
Primo pelo
La lingua italiana utilizza un’espressione molto diffusa: “Di primo pelo”. Per dire “giovane”, “nuovo del mestiere”. L’espressione, infatti, nella pratica comunicativa proprio questo significa; anche se il pelo o la barba incipiente dell’adolescente non c’entrano proprio niente
Carosello
Il carusiello napoletano (da cui poi è venuto il significato alla voce italiana “carosello” come gara storica di giovani valletti) mantiene ancora le sue originarie accezioni in base ai diversi referenti che ancora denota il “piccolo caruso”: la piccola testa rasata, o – per traslato – il salvadanaio di creta
Economia, ecologia; parrocchia ed ecumene
Parrocchia e diocesi, economia ed ecologia, ecumenico e meteco, e sarei tentato di aggiungervi anche il marchio IKEA, anche se Wikipedia ci assicura trattarsi di un acronimo (quello del nome dei due soci fondatori)
Istruzione, educazione
Per oggi, accontentiamoci di quello che “abbiamo portato dentro” (istruzione) e di quello che “siamo stati capaci di portar fuori” (educazione), se, nel fare questo, siamo stati onesti e leali con noi stessi. Significa proprio questo istruito ed educato
Ozio e negozio
Le parole ozio e negozio pur essendosi conservate, nei più di duemila anni trascorsi, quasi identiche alla forma originaria (otium, negotium), il loro significato oggi non corrisponde esattamente a quello che esse avevano per i Romani; o forse, vi corrisponde solo minimamente
Emancipazione
Emancipare, a Roma, significava “fare uscire dalla condizione di servo”, cioè restituire alla libertà. E ancor oggi, fondamentalmente, è questo il significato di emancipazione, anche se, metaforicamente, esso viene assunto in senso lato
Loro, aggettivo e pronome possessivo: perché diciamo così?
Che cos’è “loro”? E come mai non ha tutte le forme per il singolare e per il plurale, per il maschile e per il femminile? Perché è indeclinabile?
Come il verbo latino Putare diviene Valutare
Lo studente che inizia il corso di latino non impiega molto tempo ad apprendere il significato del verbo “puto/putare”. Se è uno studente di lingua italiana, sa che in italiano esistono alcune parole – per quanto “dotte” – derivate dal verbo puto, come reputare, putativo, reputazione, che si usano ancora
Computer: Molte delle parole che usiamo sono di importazione. Ma fino a che punto?
Molte delle parole che usiamo sono di importazione. Ma fino a che punto? Prendiamo in considerazione il termine computer. Prima di arrivare a computer noi siamo passati per calcolatrice, poi calcolatore; in seguito, attraverso elaboratore e cervello elettronico; poi computer, prima di chiamarlo definitivamente PC
Significato e trasparenza linguistica
Consultare il vocabolario, quello italiano o quello latino, non serve solo a conoscere ciò che non si sa, ma anche a rendere più comprensibile quello che già si sa. E’ questa la differenza tra lingua opaca e lingua trasparente.
Implicito ed esplicito
Abbiamo spiegato (fatto uscire dalla piega!) il significato di esplicito e implicito, nonché quello di plico (sostantivo. Parola dotta molto utilizzata negli uffici postali). E, sperando che il discorso si sia fatto esplicito (spiegato; più chiaro !!!) ora, affido a voi il compito di continuare l’approfondimento semantico e la ricerca lessicale
Accendere e Spegnere. Con postilla: appicia’ e stuta’
Accendere e spegnere: tutti sappiamo che cosa significano i due verbi. E, probabilmente li sappiamo anche usare con sufficiente padronanza: competenza e pertinenza. Ma ciò non vuol dire che il loro significato sia “trasparente” per tutti
Esiste ancora la distinzione tra “gli” (a lui) e “le” (a lei)?
Se un gruppo di parlanti, per i quali la lingua – generalmente – è opaca, arriva all’eliminazione di una opposizione, non ci sono giustificazioni che tengano, né linguisti che pontifichino
Anfiteatro
Giocolieri e saltimbanchi. Simulazioni di cacce di belve e di battaglie navali. Scontri di gladiatori. Giochi di squadre (anche più di due contemporaneamente). Giochi di forza e di resistenza fisica più o meno violenti. Spettacoli di animazione, ma, soprattutto, del tutto privi di un testo letterario prefissato
Teatro
La nostra – occidentale – tradizione teatrale risale alla classicità greco-romana, più esattamente al mondo greco, e, nelle forme più antiche, rimane legata a motivi religiosi
Semplice
“Semplice” non è “facile”. Di conseguenza il suo contrario non sarà “difficile”. Se difficile si oppone a facile, quale aggettivo allora si oppone a semplice?
Fato
Da quanto detto, emergono due cose importanti. La prima attiene alla storia delle culture. E ci mostra quanto siano sorprendentemente vicine culture che – chi sa perché – noi abbiamo sempre considerate diverse e opposte
Rex
La figura del Rex è presente a Roma durante tutta la sua storia, ed è un personaggio di prestigio che non ha a che fare direttamente con la vita politica, ma esercita esclusivamente una funzione religiosa
Giusto
Altre parole formate dalla stessa radice sono: giustizia e giudice. Alla base della comune radice delle tre parole c’è l’antica voce latina ius, alla quale facciamo corrispondere il significato che oggi attribuiamo alla parola “diritto”
Feria e festa
Nella lingua italiana abbiamo due parole: feria e festa, le quali, nella loro comune origine latina, se non sono proprio sinonimi almeno sono molto vicine per significato. La feria – o meglio le ferie – sono le giornate di vacanza dal lavoro; mentre le feste sono giornate particolari, di celebrazione o di commemorazione, legate generalmente a ricorrenze o religiose o patriottiche