Nadia Buonomo, scrittrice per vocazione e per passione


di Elisabetta Bagli

Nadia Buonomo è una scrittrice di origine partenopea, insegnante e poetessa che ama definirsi “gitana per amore”, visto che ha avuto e continua ad avere una vita molto movimentata dovuta ai suoi continui spostamenti per seguire la propria famiglia nei luoghi più diversi e reconditi del mondo. 

Dopo aver vissuto in diverse città italiane e negli USA, attualmente risiede a Madrid dove si occupa di divulgazione della cultura italiana. L’attenzione all’unione familiare che é per lei il fondamento della propria armonia, non le ha impedito di avere molte soddisfazioni professionali: dopo la laurea in materie letterarie conseguita con il massimo dei voti, ha vinto una serie di concorsi nella scuola pubblica divenendo insegnante della scuola primaria. 

Si dedica alla scrittura e alla poesia da diversi anni: nel 2008 con la casa editrice italiana “Il  Ponte vecchio” ha pubblicato il romanzo “Fiori di carta” e le case editrici Papel y Lápiz (Nariño-Colombia) e Diversidad literaria (Madrid- España) hanno pubblicato sue poesie inedite in antologie poetiche internazionali. 

É risultata finalista in numerosi concorsi letterari nazionali, vincendo premi, menzioni di merito e selezioni d’onore. Inoltre, collabora con il giornale on.line “écampania” per la divulgazione e diffusione della cucina regionale campana e con il giornale La voce d’Italia  con la rubrica ”Al di là delle frontiere”.

Ama viaggiare e fare lunghe passeggiate nei boschi, suo habitat naturale preferito.

L’abbiamo incontrata per la rubrica “Invito alla lettura” raccontandoci un po’ di se stessa e della sua prossima presentazione del suo ultimo romanzo “Raggi di sole” pubblicato nel dicembre 2023 in italiano dalla G.C.L edizioni e che ultimamente è stato tradotto anche in spagnolo. La presentazione avverrà il giorno 23 maggio alle ore 18.30 presso la Camera di Commercio italiana di Madrid a Cristobál Bordiù, 54.

 

Cara Nadia, prima di iniziare a scandagliare il tuo percorso letterario, ci piacerebbe sapere cos’è per te la scrittura e qual è l’ambito più congeniale per te, quello di scrittrice di romanzi o di poetessa?

Per me la scrittura è  un mezzo attraverso il quale  posso esprimere le mie emozioni; ha un valore fodamentalmente catartico, perché mi permette di analizzare, descrivere, sfogare gioie, dispiaceri, illusioni e disillusioni. Ma é anche un mezzo per condividere con gli altri esperienze e bellezze nascoste agli occhi e che possono, in un certo modo, guarire l’anima, o semplicemente regalare un sorriso, o un momento di riflessione intimo e utile per il benessere emotivo. Per questo, credo di poterti dire che non sono in grado di scegliere e non saprei dirti se mi é piu congeniale la prosa o la poesia: dipende dello stato d’animo di un determinato momento in cui mi trovo a vivere queste emozioni.

 

L’ispirazione da cosa nasce?

Mah, devo dire che mi ispira tutto ciò che vivo attorno a me, le emozioni che produce in me un panorama, ma anche una musica, uno sguardo, un semplice gesto, la vita che mi scorre intorno. Spesso, mio figlio mi prende in giro, dicendomi che con me non si puó uscire, perché all’improvviso mi fermo, osservo e inizio a rielaborare ció che ho appena visto. Ecco , in quei momenti sento l’ispirazione e mi chiudo nel mio mondo “inventivo”.

 

La scrittura consiste anche nello svolgimento di un metodo, anche se non tutti lo seguono. Ti lasci guidare dal momento in cui arriva l’ispirazione (scrittore bussola) o preferisci pianificare il tuo lavoro elaborando mappe o schemi che possono aiutarti a mantenere il filo logico di quel che vuoi dire e trasmettere?

Non saprei dirti se sono piú una scrittrice bussola o se preferisco essere piú meticolosa ed elaborare il lavoro in modo più preciso. Scrivo quando percepisco che c’è qualcosa che ha provocato in me una riflessione e che deve essere necessariamente espressa dalla mia anima.

In questo modo nascono le poesie che appunto scrivo lasciandomi guidare dalle emozioni del momento. Per la prosa é  lo stesso ma poi ho necessità di pianificare i momenti per sistemare le idee e curare lo stile.

 

 

 

Che cosa ci vuoi dire già dal titolo “Raggi di sole”? E come mai questa copertina, che come sai rappresenta la soglia del testo, una guida visiva che ci aiuta ad entrare, ancor prima della lettura, nel libro?

Il titolo “Raggi di sole” nasce dalla necessità di trovare una titolo- simbolo al contenuto del libro. Tutto il senso del romanzo é racchiuso in questo titolo, quasi come un richiamo ad una speranza che é sempre viva e che deve rimanere tale anche se siamo avvolti dal buio. I raggi di sole sono sempre presenti, bisogna solo aspettare che tornino a brillare e ad illuminare il nostro cammino. E nella copertina ho voluto cercare un’immagine che potesse in qualche modo dare questa percezione: c’è un gioco di ombre sulla figura  femminile che ha il volto rivolto però verso quel raggio di sole che filtra dalle nuvole, come desiderio di essere riscaldata ed illuminata ma altresì come immagine di una grande forza di volontà per chi crede che la speranza é la nostra fionda verso il passo successivo, per uscire da quel buio, da quell’ombra , appunto che purtroppo avvolge tutti , prima o poi, nella vita.

 

Preferisci leggere in cartaceo o in e-book?

Il libro cartaceo è più romantico, più intimo. Chiaramente, al giorno d’oggi l’e-book è utile e dinamico, ma i libri cartacei hanno un’altra energia.

 

Preferisci pubblicare con una casa editrice o un’autopubblicazione, con tutti i pro e i contro che possiamo incontrare nelle due modalità di scrittura.

Prediligo l’editoria tradizionale, perché penso che l’autopubblicazione sminuisca il valore del proprio lavoro. Voglio dire, se un editore  decide di pubblicarti significa che gli piace il tuo lavoro, che qualcuno ti ha notato, che ci sono altre persone chi ti apprezzano, non solo  i tuoi amici o la tua famiglia, ma persone “del mestiere” che credono nelle tue capacità e nelle qualità della tua opera. Oggi c’è  un mare magnum tale da rendere il mondo dell’editoria davvero molto complicato e pieno di pesci di ogni genere, squali compresi, per cui viene spontaneo per alcuni autori scegliere l’autopubblicazione; é una scelta ormai quasi scontata e necessaria se si vuole dare una possibilità di vita al proprio lavoro letterario.

 

Quali sono i tuoi prossimi progetti? Ci sarà un seguito a questo libro o hai in mente di esplorare altri lidi?

Per quanto riguarda la prosa ho appena terminato la prima stesura di un secondo romanzo che chiaramente ora ha bisogno di un editing di stile e di alcuni contenuti. È un romanzo al quale mi sento già molto affezionata e che, come “Raggi di sole”, mi ha dato tanto mentre lo scrivevo, permettendomi di arrivare a capire le tante sfumature della vita attraverso il percorso dei personaggi e delle loro storie personali.

Per quanto riguarda la poesia continuo a partecipare a concorsi letterari sia in Italia che all’estero. Inoltre, è in progetto la pubblicazione del mio primo libro di poesie, del quale ho già ultimato la raccolta.

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