Annella Prisco e la forza delle donne

Annella Prisco in una foto d'archivio.

di Elisabetta Bagli

Annella Prisco, manager culturale, promotrice di eventi sul territorio regionale e nazionale, esperta nel settore della comunicazione e delle pubbliche relazioni. Vicepresidente del Centro Studi Michele Prisco, critico letterario e membro di giurie di prestigiosi premi letterari, collabora con giornali e riviste. Dal 2005 al 2010 è stata Direttore della Fondazione Ravello. È autrice di numerosi testi.

Esordisce nel 1998 con il romanzo “Ricordi senza memoria”, scritto a quattro mani con Monica Advance. A questo romanzo sono seguiti “Chiaroscuri d’inverno” (2005), “Trenincorsa” (2008), Appuntamento in rosso” (2012) con cui ha vinto, nel novembre 2017, il primo premio nazionale di narrativa “Mario Pannunzio” e “Girasoli al vento” (2018), romanzo con il quale ha vinto il Premio Internazionale Città di Firenze per la narrativa Ut Pictura Poesis (ottobre 2019), il Premio Speciale della Giuria I Murazzi (Torino – novembre 2019), e il primo premio Emily Dickinson narrativa (gennaio 2020).

È stata inoltre vincitrice di numerosi premi letterari, tra cui: Premio Letterario Svizzera (Mendrisio, Svizzera), Premio Napoli Culturale Classico, Premio Internazionale Lord Byron Porto Venere (SP): Premio Speciale della Critica all’unanimità.

Nell’ottobre 2020 ha pubblicato il romanzo “Specchio a tre ante”, che ha ricevuto recensioni favorevoli su diversi giornali. Il libro è stato tradotto in spagnolo con il titolo “El espejo de Ada”. 

 

Specchio a tre ante, “El espejo de Ada” nella versione spagnola, è un libro che racconta un dualismo esistenziale ed esprime in un certo senso il dramma dell’incomunicabilità che attanaglia i rapporti nel nostro tempo; da che trae ispirazione questo libro?

In questo libro, attraverso la voce della protagonista e dei personaggi principali, ho cercato di evidenziare il problema dell’incomunicabilità molto diffusa oggi, analizzando anche il tema del “doppio”, perché sono tanti i casi di esistenze vissute su un doppio binario, proprio perché la vita ci mette talvolta davanti a più alternative, in cui poi diventa complicata e problematica la scelta.

 

Leggendo questo libro ci si rende conto che Ada, la protagonista, si scava dentro per poi risalire ed andare avanti nella vita: qual è il messaggio che vuoi trasmettere con questo libro? A chi è rivolto?

Il mio è un messaggio di fiducia e di prospettiva, perché i nodi da affrontare, le battaglie da combattere in un’esistenza non sono poche, ma Ada, la protagonista, riesce sempre, nonostante tutto, ad intravedere una strada di ripartenza e di riscatto da cui risollevarsi.

 

Molte sono le atmosfere, gli odori e i colori delle città che costituiscono lo sfondo delle varie situazioni del libro, facendoci percorrere un viaggio non solo fisico, ma anche interiore, generando un punto di svolta tra le due donne, quella del passato e quella del presente che nello specchio si incontrano diventano una sola. Pensi che Ada sia una donna resiliente?

I luoghi hanno una funzione importante negli intrecci della vicenda, così come lo specchio in cui la protagonista si riflette e fa i suoi bilanci tra passato e presente. Sicuramente Ada è una donna resiliente.

 

Tra poco ci sarà la presentazione del libro nella versione spagnola a Madrid presso la Biblioteca Eugenio Trías del Retiro. Cosa ti aspetti da questa traduzione spagnola?

Questa traduzione Spagnola mi sta regalando molte emozioni, l’idea di raggiungere lettori oltre i confini Italiani è per me motivo di grande orgoglio. Sono particolarmente grata alla scrittrice e traduttrice Elisabetta Bagli che con tanto impegno ha realizzato in modo eccellente la traduzione dalla versione italiana del romanzo e all’editore Aaron Parodi Quiroga della Papel Y Lapiz che ha creduto in questo progetto dandomi anche molta visibilità con varie iniziative di lancio del libro.  Sono onorata di poter presentare questo mio libro tradotto nella prestigiosa Biblioteca Trias del Retiro di Madrid.

 

Raccontaci quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sto lavorando ad un nuovo romanzo che dovrebbe uscire in autunno, sempre storie di figure dei nostri tempi, con un’attenzione particolare alla componente del destino, e con spaccati di situazioni contemporanee.

                                                                                   

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