Boom del turismo enogastronomico in Italia: +176% nei soggiorni nel 2024

Illustrazione simbolica che evidenzia l'auge del turismo enogastronomico in Italia. (Immagine generata da intelligenza artificiale a scopo illustrativo)


Quasi 400 milioni di euro la spesa dei turisti stranieri: un volano per l’economia locale e l’immagine del made in Italy nel mondo


MADRID. – Il turismo enogastronomico si conferma una delle punte di diamante dell’offerta italiana: nel 2024 si è registrato un aumento del 176% nei soggiorni legati a esperienze culinarie, con 2,4 milioni di presenze e una spesa internazionale di 395,5 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto all’anno precedente. Lo ha annunciato l’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo), in occasione della Giornata della Ristorazione 2025.

Da tendenza di nicchia a fenomeno consolidato, il turismo legato al cibo e al vino coinvolge sempre più viaggiatori stranieri, attratti dall’autenticità dei sapori locali e dalla ricchezza della tradizione culinaria italiana. Regno Unito, Germania, Spagna e Stati Uniti guidano la classifica dei Paesi d’origine, segnalando un legame sempre più stretto tra l’esportazione dei prodotti agroalimentari italiani e il desiderio di viverli sul territorio.

Per il ministro del Turismo Daniela Santanchè, l’enogastronomia «è sempre più un fattore identitario e attrattivo dell’industria turistica italiana». Non solo contribuisce alla crescita dei flussi internazionali, ma valorizza anche le destinazioni cosiddette “minori”, spesso custodi delle espressioni più autentiche del patrimonio italiano. «Il turismo enogastronomico – ha detto – si fa volano di crescita per territori e comunità, diffondendo la vera essenza dell’Italia nel mondo».

Anche la CEO di Enit, Ivana Jelinic, sottolinea il valore economico del fenomeno: «Attraverso l’unicità dei nostri prodotti facciamo conoscere il made in Italy all’estero, attivando una filiera che genera investimenti e valore sul territorio».

Il messaggio è chiaro: non si viaggia più solo per vedere, ma anche per assaporare. E l’Italia, con la sua varietà gastronomica regionale, è sempre più protagonista di questo modo di scoprire il mondo.

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