La “creación” di Eliseo Vicentti

Figura 3 - Peces a la luz de la luna. Eliseo Vicentti

Quando pensiamo alla scena artistica contemporanea dell’odierna Madrid non possiamo non pensare al lavoro del talentuoso pittore spagnolo Eliseo Vicentti, il quale si traduce in un linguaggio pittorico estremamente introspettivo ed emotivo, accompagnato da una curiosa ed enigmatica forza creatrice. 

 Contestualizziamo le origini dell’artista alla regione spagnola dell’Andalusia, precisamente nella città di Jerez. La via specifica, chiamata Calle Sol, ha sempre portato l’artista ad essere convinto che il suo destino sarebbe stato legato alla ricerca della luce, fatto che poi si riflette nella sua pittura. Durante la sua carriera, le sue più grandi ispirazioni furono i paesi di Cina e Iran e le esperienze lì maturate. Il primo lo fece immergere in una cultura ricca di spunti creativi e gli diede anche la possibilità di adottare sua figlia, e il secondo gli permise di ottenere un’importante opportunità lavorativa dopo aver conquistato con il suo linguaggio espressivo l’ex ambasciatore iraniano in Spagna, Hassan Shafti. È chiara la sua propensione per la ricerca verso l’Est, simbolicamente dove sorge quel “Sol” che Eliseo Vicentti ha sempre saputo di dover inseguire nella sua vita.

La parola chiave di molte sue opere è “creazione”, dalla quale poi molte di esse prendono i rispettivi titoli. Si tratta di un processo che prende vita grazie all’esposizione di sé stessi all’esistenza e al mondo esterno. I suoi quadri, realizzati soprattutto su tavola, balzano all’occhio come una turbolenza di sentimenti che il pittore sente e libera sulla tela, ma che a loro volta cercano di evadervi. La sua pittura, che spesso vede l’utilizzo di materiali aggiuntivi, rendendo definibile la sua tecnica come prevalentemente mista, possiamo vederla spaziare dall’iperrealismo all’astrazione, ma è con quest’ultimo linguaggio che vediamo questa forza creatrice emergere maggiormente.

 

Figura 1 – Creación – Eliseo Vicentti

 

 Si deve poi intendere che quando pensiamo ad Eliseo Vicentti e al termine “creazione” che caratterizza il processo che dà vita alle opere, i titoli delle stesse e di alcune mostre personali, dobbiamo tenere a mente le diverse tipologie di significato della parola stessa. Molte opere, seppure astratte come la figura 1, propongono per esempio una riconoscibile allusione all’origine di noi tutti, come simbolo ultimo della creazione. In altro luogo, si può interpretare come un’apertura, uno squarcio che conferisce al dipinto una dimensione spaziale aggiuntiva, nella quale l’osservatore è invitato ad immedesimarsi per conoscere un nuovo inizio, un nuovo mondo, o ancora, come una rottura di una superficie “da scartare” per poter creare una nuova rappresentazione di sé, come un bozzolo che si schiude iniziando da una semplice crepa.

Un’ulteriore manifestazione del fenomeno in questione vede l’origine dell’Universo come protagonista dei suoi quadri. “Expansión de la galaxia” (fig. 2) ci mostra il processo di nascita ed espansione dell’Universo, esattamente come viene spiegato dalla scienza. La forza creatrice e di espansione la possiamo interpretare nei due ovali viola che sembrano allontanarsi dal centro del dipinto, presumibilmente nel punto in cui avvenne il fenomeno del Big Bang, spingendosi verso l’esterno, mentre tutto il resto rappresenta la materia che ancora sta cercando di trovare una propria forma e definizione.

“Empieza el universo expandiéndose como lava, formando la galaxia.”

(L’universo inizia ad espandersi come la lava, formando la galassia.)

 Come possiamo notare da quest’opera, così come in molte altre, è il dato materico che caratterizza le sue opere. La superficie non è regolare, non ci troviamo di fronte ad opere completamente bidimensionali: gli elementi fuoriescono dall’opera, come a dare l’impressione di un movimento intrinseco, un ribollire che ci riporta al fenomeno di creazione, di formazione e di aggregazione dei diversi elementi, in modo da formare poi il risultato finale. Potremmo dire che le sue opere inquadrano un istante del processo creativo, nel pieno del suo compimento.

 

Figura 2 – Expansión de la galaxia – Eliseo Vicentti

 

 Continuiamo l’analisi dei lavori di Eliseo Vicentti con altre tipologie di opere altrettanto curiose. Spesso, in alcune di esse, troviamo dei soggetti ricorrenti che si trovano uniti nella stessa composizione. Per esempio citiamo la presenza di pesci, riferimenti alla luna, e le forme circolari che spesso sono interpretabili come contenitori e involucri. Le parole dell’artista ci danno il contesto:

“Me dirigía al puerto de Santa María, y al pasar el puente del río Guadalete fue cuando contemplé la imagen de miles de peces muertos, flotando, en una noche de luna llena.   Desde la tierra contemplamos el mar, y con un Daikiri veraniego nos hace recordar que un día fue azul, habitado por peces.”

(Ero diretto al porto di Santa María e, mentre passavo sul ponte del fiume Guadalete, ho visto l’immagine di migliaia di pesci morti che galleggiavano in una notte di luna piena. Dalla terra contempliamo il mare, e con un Daikiri estivo ci ricorda che un tempo era azzurro, abitato da pesci.)

  L’opera riportata nella figura 3, “Peces a la luz de la luna”, è rappresentativa di molte altre opere col medesimo simbolismo. Un’opera molto analoga a livello figurativo e visivo, chiamata “Claro de luna llena” ne è un esempio. Queste opere, come riportano le righe finali della citazione, mirano a denunciare la rovina che sta caratterizzando il nostro pianeta, attraverso un’immagine che, seppure semplice e in piccola scala rispetto al mondo intero, è al medesimo tempo un messaggio forte e chiaro. “Dalla terra contempliamo il mare”, inteso come a porre una distanza tra i due fattori, come se guardassimo da lontano, perché l’inquinamento e i conseguenti danni non sono sempre percepibili nella nostra quotidianità, sono percepiti come lontani, ma ci sono. La menzione del mare blu, incontaminato e pieno di vita, è ormai niente di più che un ricordo. Questo messaggio mira a far notare come il mondo stia cambiando e quante conseguenze, alcune purtroppo irreversibili, sono state causate nel corso della storia.

L’operato di Eliseo, come possiamo aver notato dai diversi esempi riportati, anche derivanti da differenti serie o tipologie di opere, nasconde sempre una grande profondità di significato e di mistero, i quali si possono tradurre in immagini misteriose ma cariche di sentimento, così come in immagini più figurative che possono portare a più interpretazioni, le quali non mancano mai di impatto emotivo e visivo. Il grande formato che le caratterizza aiuta l’osservatore ad immedesimarsi, ad immergersi e a fondersi con l’opera stessa e con le sue narrazioni. Esso viene spinto ad osservare l’opera sia da una distanza ravvicinata, in modo da cogliere dettagli, accostamenti di colori e forme e l’eventuale irregolarità della superficie pittorica, sia da lontano, in modo da poter cogliere l’interezza della composizione e ammirare la sua complessità che la contraddistingue.

(Giorgio Solimine, dottore in Storia dell’Arte)


Eliseo Vicentti è uno degli artisti spagnoli contemporanei della collezione Loona Contemporary (diretta da Claudio Fiorentini).

Fonti

– Sito ufficiale di Eliseo Vicentti, sezione biografica, https://eliseovicentti.blogspot.com/p/quien-soy-yo.html

– Sito ufficiale di Eliseo Vicentti, sezione sulle opere, https://eliseovicentti.blogspot.com/p/obras.html

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