Già finite le risorse naturali della terra del 2022

Diversi speci animali e vegetali in una manciata di terra. (trevisotoday.it)

ROMA.  – Ci vorrebbero quasi due pianeti, per l’esattezza 1,75, per reggere il ritmo a cui l’umanità sta consumando le risorse naturali. Anche quest’anno l’Earth overshoot day, il giorno in cui finiscono le risorse che possono essere rigenerate nel corso di un anno, è arrivato in anticipo ed è scattato il 28 luglio, secondo i calcoli del Global Footprint Network.

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In Italia era già avvenuto oltre due mesi fa, il 15 maggio, ed è possibile calcolare on line sul sito dell'organizzazione la propria data personale. L'anno scorso la data mondiale era stata il 29 luglio e aveva annullato i progressi segnati nell'anno nero del Covid, il 2020.

Ora segna il più grande deficit ecologico da quando il mondo è entrato nello sovrasfruttamento delle risorse, all'inizio degli anni Settanta.

Le ondate di calore anomale, gli incendi, la siccità e le inondazioni sempre più frequenti sono tutti "sintomi" di questo sovrasfruttamento che ha causato un declino della biodiversità, a un eccesso di gas serra nell'atmosfera e ad una maggiore competizione per l'energia e le risorse alimentari, secondo l'organizzazione.

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Le conseguenze di queste pressioni anche economiche sono già visibili: più di 3 miliardi di persone vivono in Paesi che producono meno cibo di quanto ne consumano e generano meno reddito della media mondiale. Hanno quindi una capacità alimentare inadeguata ed un enorme svantaggio nell'accesso al cibo sui mercati globali.

Allargando il discorso a tutte le risorse, il numero di persone esposte alla doppia sfida – economica ed ambientale – sale a 5,8 miliardi di persone, il 72% dell'umanità.

"La sicurezza delle risorse naturali sta diventando un parametro essenziale della forza economica. Non c'è alcun vantaggio nel temporeggiare. Piuttosto, è nell'interesse di ogni città, azienda o Nazione proteggere la propria capacità di operare in un futuro inevitabile di maggiori cambiamenti climatici e scarsità delle risorse", afferma il fondatore del Global Footprint Network, Mathis Wackernagel.

Invertire questa tendenza, secondo l'organizzazione, "non è soltanto possibile, ma farlo porterà vantaggi economici a coloro che guideranno il cambiamento". Per esempio dimezzare gli sprechi alimentari a livello globale potrebbe spostare la data dell'Earth Overshoot Day di 13 giorni.

Migliorare le infrastrutture ciclabili urbane in tutto il mondo, in linea con gli standard dei Paesi Bassi, ha il potenziale di far spostare la data dell'Earth Overshoot Day di 9 giorni. E produrre energia con eolico on-shore a costi competitivi, come avviene in Danimarca e Germania, ha il potenziale di far spostare la data dell'Earth Overshoot Day di almeno 10 giorni.

Per fermare il riscaldamento globale a un grado e mezzo, in linea con gli Accordi di Parigi, è stimato come necessario spostare la data di overshoot di 10 giorni all'anno.

(di Chiara Munafò/ANSA).

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