Aneddoti olimpici: nel 1984 il percorso della fiaccola fu venduto in metri quadrati

Nel 1984 la fiaccola percorse circa 15 mila km. Foto LaPresse

CARACAS – Dopo la rinascita del Movimento Olimpico con la celebrazione della prima Olimpiade moderna ad Atene nel 1896, il restauratore dell’Olimpismo, il barone Pierre de Coubertin, non ha cessato di lottare affinché i Giochi conservassero il loro aspetto e la loro essenza di “festa”.

E’ in questa prospettiva che egli presterà una attenzione particolare allo svolgimento del cerimoniale olimpico, perché sono tali cerimonie, rituali e simboli che “distinguono i Giochi Olimpici, nella loro essenza di festa quadriennale e internazionale della gioventù, dai semplici campionati del mondo”.

La fiamma Olimpica rappresenta lo spirito e l’essenza delle Olimpiadi, è l’immagine universale che evoca ed esprime il più alto ideale dell’uomo: l’unione e la pace tra i popoli. Questa ceremonia, nell’era moderna, venne svolta per la prima volta in occasione delle Olimpiadi Amsterdam 1928.

La torcia viene quindi trasportata nella città che ospiterà i Giochi Olimpici con una staffetta formata da “tedofori” (coloro che portano per un tratto la fiamma olimpica). Tradizionalmente, Il primo tedoforo è greco, e la torcia viene trasportata a piedi, ma possono essere usati altri mezzi di trasporto (quando è necessario attraversare dei mari la si porta in aereo o nave). Tra i tedofori si contano anche atleti e celebrità, ma la maggior parte sono persone comuni.

Nel 1984, le olimpiadi sono state ospitate da Los Angeles. Il percorso di 15 mila km previsti per il viaggio della fiaccola, per i quali occorsero 82 giorni, fu messo in vendita a 3.000 dollari al km.

Questa trovata riuscì a vendere poco meno della metà del percorso, circa 7 mila km, per un incasso di 12 milioni di dollari.

In questa edizione dei giochi, il Venezuela portó a casa tre bronzi: Marcelino Bolívar (pugilato, 48 kg), Omar Catarí (pugilato, 57 kg) e Rafael Vidal (nuoto, 200 farfalla).

 

(di Fioravante De Simone)

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