Nessun legame fra terremoti e fasi lunari, ma è polemica

Il cielo ha ricevuto il nuovo anno con una Super Luna spettacolare.
Il cielo ha ricevuto il nuovo anno con una Super Luna spettacolare.

 

ROMA. – Nessun legame tra le fasi lunari e i terremoti, soprattutto quelli piu’ violenti di magnitudo pari o superiore a 8. Lo indica l’articolo pubblicato sulla rivista Seismological Research Letters, presentato come il “superamento di un mito” dalla stessa autrice, Susan Hough, del Servizio Geologico degli Stati Uniti (Usgs).

Tuttavia la comunità scientifica non è unanime su questo dato. Per il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) Carlo Doglioni, per esempio, si tratta di “un lavoro fuorviante”. Considerare le fasi lunari, osserva Doglioni, è infatti molto diverso dal considerare la distanza tra Terra e Luna: “è proprio quest’ultima a fare la differenza”. Le fasi lunari considerate nella ricerca della ricercatrice dell’Usgs chiamano in gioco il rapporto fra Terra, Luna e Sole. Hough ha incrociato i dati relativi a 204 terremoti di magnitudo 8 o maggiore con quelli sulle fasi lunari, risalendo fino al XVII secolo.

La conclusione è che non esiste evidenza che i primi siano influenzati dalla posizione della Terra rispetto a quella della Luna o del Sole. “Ma il Sole – rileva Doglioni – ha uno scarso rilievo sui terremoti, considerando la grande distanza dalla Terra”. Diverso è il caso della Luna: “che insieme alla Terra costituisce un ‘doppio pianeta’, il cui centro di massa si trova a 1.600 chilometri di profondità nel mantello terrestre”. Più ricerche hanno dimostrato da tempo, osserva, che “non sono le fasi lunari a controllare gli effetti più importanti delle oscillazioni della forza di gravità e che queste contribuiscono meno rispetto alle variazioni della distanza fra Terra e Luna”.

Nel 2016, per esempio, una ricerca dell’università di Tokyo pubblicata su Nature Geoscience ha dimostrato che le forze di marea possono incidere sullo scatenarsi dei grandi terremoti. “La componente verticale della marea solida – osserva Doglioni – è comunque solo l’ultima goccia che fa traboccare il vaso perche’ la forza di una singola oscillazione mareale è sempre troppo piccola rispetto al terremoto”.

Risultati come questo o quelli pubblicati da Cochran, Tolstoi e Vidale negli Usa, ha concluso, “sono fra le tante evidenze finora pubblicate, anche sulle riviste più prestigiose, che dimostrano invece l’esistenza di una statistica affidabile dell’influenza che la Luna esercita sui terremoti, ma quello che deve ancora essere chiarito è cosa muove le placche litosferiche”.

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