Dissonorata: La tragedia dell’essere donna

Obra de teatro DisonataCaracas.Fotos: Nathalie Sayago07092017
Obra de teatro DisonataCaracas.Fotos: Nathalie Sayago07092017

CARACAS. – Con la regia di Orlando Arocha, quest’opera narra le vicende di una contadina calabrese, nelle sue differenti età, interpretata magistralmente dall’attrice Diana Volpe, in un monologo accompagnata da un coro di dieci anziane, che cantano in italiano, calabrese e spagnolo.

Pasqualina il personaggio principale ripete più volte: “Così era prima, per le donne”.

“Si tratta della storia di una donna rifiutata da una società patriarcale e maschilista (machista). É molto commovente, è una storia che si ispira alla realtà di come vivevano le donne nel dopoguerra”. Afferma l’attrice principale Diana Volpe.

Dissonorata (disonorata), sarà in scena fino all’ 8 ottobre, ogni sabato e domenica alle 18.00, nel salone “El Dedal”, della “Caja de Fosforos” nella “Concha Acustica di Bello Monte”, un luogo accogliente dove gli spettatori potranno apprezzare questa riconosciuta opera teatrale.

Scritta da Saverio La Ruina, regista e attore italiano della Scuola di Teatro di Bologna e fondatore della compagnia teatrale “Scena Verticale”, a Castrovillari, Calabria, premiato con l’Ubu, Hystro e il Bartolucci.
Saverio rappresenta un gruppo di scrittori dell’Italia meridionale, che si sono dedicati
principalmente ai problemi delle donne.

Orlando Arocha è il regista e Carolina Torres la sua assistente. Alexander Hudec, si occupa degli arrangiamenti musicali e la preparazione del coro, i costumi sono di Joaquín Nandez, il responsabile delle luci è David Blanco e la scenografia è di Ari Savio. Il coro delle anziane è formato da MariNati Sojo, Mercedes Pina Silva, Adelaida Sánchez de Ira, Lina Mila de La Roca, Mariela Osechas, Grazia Volpe, María Eugenia Montero, Mery Vergel de Fernández e Cármen Lara.

“Dissonorata” è patrocinata dall’Istituto Italiano di Cultura di Caracas, l’Ambasciata Italiana e la Delegazione dell’Unione Europea. Il salone dispone solamente di 50 posti, e i biglietti si possono acquistare alla cassa, in contanti (Bs.3.500) o nel sito www.lacajadefosforos.com.ve. Per maggiori informazioni ci potete scrivere nel twitter e Instagram @LaCajaDfosforos e Facebook: La Caja de Fósforos.

Le opere e gli incontri

È importante menzionare che questo Primo Festival di Drammaturgia Europea, si effettua in collaborazione con la Delegazione dell’ Unione Europea e le Ambasciate della Spagna, Svizzera, Polonia, l’Istituto Italiano di Cultura di Caracas e l’Ambasciata d’ Italia a Caracas, il British Council e il Göethe Institut.

Sono 6 opere tearali, 8 registi, 25 attori e 10 cantanti, i quali daranno vita alle opere scritte dalla nuova generazione degli autori europei che stanno emergendo nel mondo, proponendo nuove forme, tematiche e dibattiti per confrontare la nostra società.

La Spagna e la Svizzera già hanno presentato le loro opere “Si, pero no lo soy” di Alfredo Sanzol e “Aruba (Malaga)” di Lukas Barfuss. Continueranno in scena, la Gran Bretagna con l’opera “Shopping and Fucking” di Mark Ravenhil, diretta da Ricardo Nortier, dal 15 settembre al 15 ottobre, ogni venerdì alle 19.30, sabato e domenica alle 18.00. Polonia con l’opera “La prima volta” di Michal Walzak, diretta da Diana Peñalver, Marisol Martinez e Fernando Azpurua, dal 23 settembre al 22 ottobre, ogni sabato e domenica alle 15.00. Germania con “Villa Dolorosa” di Rebekka Kricheldorf, regia di Orlando Arocha, dal 20 ottobre al 19 novembre, ogni venerdì alle 19.30, sabato e domenica alle 18.00

Inoltre si effettueranno due incontri: Uno sabato 11 ottobre alle ore 11 sulle opere “Dissonorata”, Italia e “Shoppin and Fucking”, Gran Bretagna, presentati da Elio Palencia; e l’altro sabato 4 novembre alla stessa ora, alle 11, delle opere “La prima volta” della Polonia e “Villa Dolorosa” della Germania, presentato da Juan José Martín Toro.

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