Italia da primato per la tutela del cibo Doc

Golosaria 2016: fra Cibo e Civiltà del gusto, la tutela del prodotto italiano
Golosaria 2016: fra Cibo e Civiltà del gusto, la tutela del prodotto italiano

ROMA. – Ora hanno vita breve, sugli scaffali come sul web, le bottiglie con etichette evocative delle bollicine venete, come “Perisecco” e “Più Secco”, e gli abusi del termine Parmesan o utilizzi illeciti del termine Grana. Da quando è stata introdotta la tutela ex-officio, anche sulla base delle pressioni italiane che chiedevano maggiori tutele per i prodotti Dop e Igp in tutta Europa, questa nuova forma di protezione ha concretamente alimentato l’azione di monitoraggio e tutela dei sei “campioni” dell’export made in Italy: Grana Padano Dop, Aceto Balsamico di Modena Igp, Parmigiano Reggiano Dop, Mozzarella di Bufala Campana Dop, Prosciutto di Parma Dop e Prosecco Doc.

I Consorzi di tutela, con l’Ispettorato centrale Tutela qualità e Repressione Frodi (Icqrf), negli ultimi due anni hanno effettuato oltre 990 visite nei punti vendita di nove Paesi europei, cinquemila controlli su circa 22 mila referenze. E, grazie ad accordi sottoscritti dal Ministero delle Politiche agricole con le principali piattaforme di e-commerce, vantiamo oggi un primato nel monitoraggio dell’agropirateria online.

“L’Italia ha ottenuto dalle piattaforme web i maggiori casi di pulizia – ha detto Stefano Vaccari, capo dipartimento Icqrf – e non solo con Alibaba e Ebay, con cui abbiamo sottoscritto un memorandum di collaborazione, ma anche con Amazon. Una volta segnalati i prodotti contraffatti, vengono ritirati dal mercato entro cinque giorni”.

Sul web, ha osservato il presidente del Consorzio Prosecco Doc, Stefano Zanette, “non abbiamo tanto il problema dei kit, quanto delle bottiglie con etichette imitative. Ma per frenare le contraffazione, stiamo promuovendo alleanze. L’ultima col Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia”.

“Abbiamo destinato 6 milioni di euro alla promozione e vigilanza dei Consorzi di tutela sui mercati internazionali, ampliando la formazione anche ai consorzi di medie dimensioni”, ha annunciato Luca Bianchi, capo dipartimento Mipaaf. Il valore al consumo della produzione certificata delle Ig italiane ammonta a 13,3 miliardi di euro.

“Con la tutela ex-officio per i prodotti Dop e Igp – per il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta dei fenomeni della contraffazione, Mario Catania -, la tanto vituperata Europa e il tanto vituperato libero commercio sono fondamentali”.

Per Stefano Berni, direttore generale del Consorzio di tutela Grana Padano, “monitorare i mercati è un ottimo investimento, perché laddove si riesce a bloccare una contraffazione, si crea spazio in più per l’export”. Secondo il vicepresidente di Federalimentare, Cesare Ponti, “la cooperazione nei controlli è fondamentale: al di là delle cifre, c’è un aspetto etico e la garanzia di sicurezza alimentare. Pilastri per valorizzare l’agroalimentare made in Italy”.

(di Alessandra Moneti/ANSA)

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