ROMA. – “I diritti dei bambini ucraini sono violati dall’invasore, che bombarda ospedali, scuole e condomini. Ne sono morti già 250”: sono parole dirette quelle della first lady ucraina, per scuotere le coscienze. Olena Zelenska si appella agli italiani, chiede “un riparo, trattamenti medici, riabilitazione”.
“L’Italia – ha detto la moglie del presidente Volodymyr Zelenska in un’intervista al Gr1 – ha ricoverato oltre 150 bambini. Anche il Vaticano si è dato da fare, accogliendo i nostri piccoli all’Ospedale Bambino Gesù, dove anche il Papa è andato a visitarli e a benedirli. Invito tutti gli italiani e le istituzioni italiane, che possono farlo, ad ospitare i nostri bambini”.
Fin dall’inizio della guerra, la first lady si è mobilitata per garantire corridoi umanitari alla popolazione ed evacuare i bambini malati di cancro: “E’ quello che noi chiamiamo ‘l’itinerario della vita’: mettere in salvo i bambini a Leopoli, nell’Ucraina occidentale. E da lì organizzare il loro attraversamento del confine europeo con unità mediche. Una volta arrivati in Polonia, o restano negli ospedali locali o vengono trasferiti in altri Paesi”.
Conta sull’aiuto della premiere dame francese Brigitte Macron e di Agata Duda, moglie del presidente polacco. Quest’ultima la scorsa settimana, in visita a Roma, ha portato sei piccoli pazienti e le loro famiglie al Bambino Gesù. Come il marito, Zelenska affida spesso ai social il racconto della guerra.
“Non puoi leggerlo nei libri cosa fare se la guerra interrompe la chemioterapia e qualcuno spara a un bambino oncologico”, ha scritto di recente sul suo profilo Instagram che conta 2 milioni e 800mila follower, postando le foto di un convoglio “speciale”, diretto a Roma, dopo l’invito di Papa Francesco a curare i bambini nell’ospedale pediatrico della Sante Sede.
E al momento sono più di 50 i bambini ricoverati, come ha spiegato il professor Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’Ospedale Bambino Gesù: “sia bambini con ferite derivate da arma da fuoco o da esplosioni di ordigni, che con mutilazioni, ma anche bambini che soffrono di patologie oncologiche e altre malattie”.
Secondo l’Unicef, due milioni di minori sono fuggiti dalla guerra in Ucraina e hanno attraversato il confine. Altri 2,5 milioni di bambini sono sfollati interni. Sono 32.744 i bambini arrivati in Italia, secondo il Viminale che ha censito in totale ha censito 87.225 le persone, di cui 45.069 donne e 9.412 uomini. Rispetto a ieri l’incremento è di 1.159 ingressi nel territorio nazionale.
Sono accolti in particolare nelle grandi città, Milano, Roma, Napoli e Bologna, in una rete di solidarietà che coinvolge istituzioni e cittadini. I minori non accompagnati da un genitore ma da un altro parente sono 1.400, e 300 sono in strutture autorizzate. “Nei nostri sistemi di accoglienza ci sono 7 mila persone – ha spiegato la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese – vuol dire che il carico maggiore lo hanno preso proprio parenti e amici di coloro che sono fuggiti dalla guerra. Quindi è giusto aver dato un contributo e cercare di provvedere in tempi rapidissimi. Su questo si sta muovendo il commissario della protezione civile”.
L’impegno va oltre l’accoglienza: sono quasi 15 mila i ragazzi ucraini che sono inseriti nelle nostre scuole, soprattutto tra i 3 e i 13 anni. Anche quelle cattoliche della Federazione Italiana Scuole Materne si sono mobilitate, hanno aperto le porte e preparato guide e opuscoli in ucraino per aiutare i piccoli e le loro mamme.
(di Melania Di Giacomo/ANSA)