Ucraina: l’appello della first lady Zelenska, “Gli italiani ospitino i nostri bambini”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con la moglie Olena Zelenska, in una foto d'archivio
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con la moglie Olena Zelenska, in una foto d'archivio. ANSA/TOMS KALNINS

ROMA. – “I diritti dei bambini ucraini sono violati dall’invasore, che bombarda ospedali, scuole e condomini. Ne sono morti già 250”: sono parole dirette quelle della first lady ucraina, per scuotere le coscienze. Olena Zelenska si appella agli italiani, chiede “un riparo, trattamenti medici, riabilitazione”.

“L’Italia – ha detto la moglie del presidente Volodymyr Zelenska in un’intervista al Gr1 – ha ricoverato oltre 150 bambini. Anche il Vaticano si è dato da fare, accogliendo i nostri piccoli all’Ospedale Bambino Gesù, dove anche il Papa è andato a visitarli e a benedirli. Invito tutti gli italiani e le istituzioni italiane, che possono farlo, ad ospitare i nostri bambini”.

Fin dall’inizio della guerra, la first lady si è mobilitata per garantire corridoi umanitari alla popolazione ed evacuare i bambini malati di cancro: “E’ quello che noi chiamiamo ‘l’itinerario della vita’: mettere in salvo i bambini a Leopoli, nell’Ucraina occidentale. E da lì organizzare il loro attraversamento del confine europeo con unità mediche. Una volta arrivati in Polonia, o restano negli ospedali locali o vengono trasferiti in altri Paesi”.

Conta sull’aiuto della premiere dame francese Brigitte Macron e di Agata Duda, moglie del presidente polacco. Quest’ultima la scorsa settimana, in visita a Roma, ha portato sei piccoli pazienti e le loro famiglie al Bambino Gesù. Come il marito, Zelenska affida spesso ai social il racconto della guerra.

“Non puoi leggerlo nei libri cosa fare se la guerra interrompe la chemioterapia e qualcuno spara a un bambino oncologico”, ha scritto di recente sul suo profilo Instagram che conta 2 milioni e 800mila follower, postando le foto di un convoglio “speciale”, diretto a Roma, dopo l’invito di Papa Francesco a curare i bambini nell’ospedale pediatrico della Sante Sede.

E al momento sono più di 50 i bambini ricoverati, come ha spiegato il professor Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’Ospedale Bambino Gesù: “sia bambini con ferite derivate da arma da fuoco o da esplosioni di ordigni, che con mutilazioni, ma anche bambini che soffrono di patologie oncologiche e altre malattie”.

Secondo l’Unicef, due milioni di minori sono fuggiti dalla guerra in Ucraina e hanno attraversato il confine. Altri 2,5 milioni di bambini sono sfollati interni. Sono 32.744 i bambini arrivati in Italia, secondo il Viminale che ha censito in totale ha censito 87.225 le persone, di cui 45.069 donne e 9.412 uomini. Rispetto a ieri l’incremento è di 1.159 ingressi nel territorio nazionale.

Sono accolti in particolare nelle grandi città, Milano, Roma, Napoli e Bologna, in una rete di solidarietà che coinvolge istituzioni e cittadini. I minori non accompagnati da un genitore ma da un altro parente sono 1.400, e 300 sono in strutture autorizzate. “Nei nostri sistemi di accoglienza ci sono 7 mila persone – ha spiegato la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese – vuol dire che il carico maggiore lo hanno preso proprio parenti e amici di coloro che sono fuggiti dalla guerra. Quindi è giusto aver dato un contributo e cercare di provvedere in tempi rapidissimi. Su questo si sta muovendo il commissario della protezione civile”.

L’impegno va oltre l’accoglienza: sono quasi 15 mila i ragazzi ucraini che sono inseriti nelle nostre scuole, soprattutto tra i 3 e i 13 anni. Anche quelle cattoliche della Federazione Italiana Scuole Materne si sono mobilitate, hanno aperto le porte e preparato guide e opuscoli in ucraino per aiutare i piccoli e le loro mamme.

(di Melania Di Giacomo/ANSA)