ROMA. – L’ultima parola sulla presenza del pubblico verrà detta a ridosso del via, ma sulla sicurezza dei Giochi in tema di covid un altro passo è stato fatto. Mentre i Paesi che parteciperanno alla rassegna a cinque cerchi estiva si stanno attrezzando per vaccinare i campioni di casa (anche l’Italia partirà la prossima settimana con gli atleti “civil”, quelli militari hanno già ricevuto la somministrazione), il Cio ha annunciato un accordo con Pfizer-Biontech che metterà a disposizione il suo siero anti covid per atleti e delegazioni di tutti i Paesi partecipanti alle Olimpiadi.
Ribadito che non c’è alcun obbligo alla vaccinazione, la campagna messa in campo i tandem con il comitato paralimpico è volta a incoraggiare il percorso di immunizzazione già prima di arrivare in Giappone. Questo – sottolinea il Cio – non solo per far svolgere i Giochi in sicurezza, ma anche per rispetto del popolo giapponese (che proprio per la pandemia preferirebbe vedere annullato o nuovamente rinviato l’appuntamento). Arrivare in Giappone. Le dosi fornite da Pfizer – ci tiene a precisare il comitato olimpico internazionale – non verranno sottratte alle consegne pianificate in tutto il mondo.
“Questa donazione del vaccino è un altro strumento nel paniere di misure per contribuire a rendere i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo sicuri e protetti per tutti i partecipanti, e per mostrare solidarietà ai nostri ospiti giapponesi -, ha detto il n.1 del CIO Thomas Bach -. Stiamo invitando gli atleti e le delegazioni a dare il buon esempio vaccinandosi: ringraziamo Pfizer e BioNTech per questa donazione molto generosa”.
“La vaccinazione è uno strumento importante per proteggere non solo se stessi, ma anche le proprie comunità” ha aggiunto il prof. Uğur Erdener, presidente della commissione medica e scientifica del Cio.
“Con centinaia di milioni di vaccini già somministrati e centinaia di milioni ancora in attesa, Pfizer si impegna, insieme a BioNTech, a fare tutto il possibile per aiutare a porre fine a questa pandemia e contribuire a riportare il mondo alla normalità – ha affermato Albert Bourla, presidente e amministratore delegato, Pfizer -. Siamo orgogliosi di svolgere un ruolo nel fornire vaccini agli atleti: è uno dei modi fondamentali per garantire che i Giochi siano il più sicuri e di successo possibile”.
Quelli di Tokyo saranno comunque Giochi in bolla, con limitazioni negli spostamenti e un villaggio olimpico che vedrà gli atleti stazionare il minimo indispensabile. Insomma Olimpiadi in pandemia, con il rischio di spalti deserti.