Tokyo: intesa Cio-Pfizer, vaccini a famiglia olimpica

Due passanti con mascherine camminando davanti un cartello in una stazione della metropolitana di Tokyo sulle Olimpiadi Tokyo 2020.
Due passanti con mascherine camminando davanti un cartello in una stazione della metropolitana di Tokyo sulle Olimpiadi Tokyo 2020. (ANSA/ EPA/KIMIMASA MAYAMA)

ROMA. – L’ultima parola sulla presenza del pubblico verrà detta a ridosso del via, ma sulla sicurezza dei Giochi in tema di covid un altro passo è stato fatto. Mentre i Paesi che parteciperanno alla rassegna a cinque cerchi estiva si stanno attrezzando per vaccinare i campioni di casa (anche l’Italia partirà la prossima settimana con gli atleti “civil”, quelli militari hanno già ricevuto la somministrazione), il Cio ha annunciato un accordo con Pfizer-Biontech che metterà a disposizione il suo siero anti covid per atleti e delegazioni di tutti i Paesi partecipanti alle Olimpiadi.

Ribadito che non c’è alcun obbligo alla vaccinazione, la campagna messa in campo i tandem con il comitato paralimpico è volta a incoraggiare il percorso di immunizzazione già prima di arrivare in Giappone. Questo – sottolinea il Cio – non solo per far svolgere i Giochi in sicurezza, ma anche per rispetto del popolo giapponese (che proprio per la pandemia preferirebbe vedere annullato o nuovamente rinviato l’appuntamento). Arrivare in Giappone. Le dosi fornite da Pfizer – ci tiene a precisare il comitato olimpico internazionale – non verranno sottratte alle consegne pianificate in tutto il mondo.

“Questa donazione del vaccino è un altro strumento nel paniere  di misure per contribuire a rendere i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo sicuri e protetti per tutti i partecipanti, e per mostrare solidarietà ai nostri ospiti giapponesi -, ha detto il n.1 del CIO Thomas Bach -. Stiamo invitando gli atleti e le delegazioni a dare il buon esempio vaccinandosi: ringraziamo Pfizer e BioNTech per questa donazione molto generosa”.

“La vaccinazione è uno strumento importante per proteggere non solo se stessi, ma anche le proprie comunità” ha aggiunto il prof. Uğur Erdener, presidente della commissione medica e scientifica del Cio.

“Con centinaia di milioni di vaccini già somministrati e centinaia di milioni ancora in attesa, Pfizer si impegna, insieme a BioNTech, a fare tutto il possibile per aiutare a porre fine a questa pandemia e contribuire a riportare il mondo alla normalità – ha affermato Albert Bourla, presidente e amministratore delegato, Pfizer -. Siamo orgogliosi di svolgere un ruolo nel fornire vaccini agli atleti: è uno dei modi fondamentali per garantire che i Giochi siano il più sicuri e di successo possibile”.

Quelli di Tokyo saranno comunque Giochi in bolla, con limitazioni negli spostamenti e un villaggio olimpico che vedrà gli atleti stazionare il minimo indispensabile. Insomma Olimpiadi in pandemia, con il rischio di spalti deserti.

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