Lo sportivo italo-venezuelano ha scalato 21 volte la montagna Pichincha a Quito per una causa solidale. Solo 18 persone al mondo ci sono riuscite.
CARACAS. – Il suo nome entra ufficialmente nell’élite mondiale dell’ultrarunning: Lago Baroni, 40enne italo-venezuelano originario di Valencia, ha compiuto un’autentica impresa sportiva e umana completando un “Doble Everesting Trail Running” a Quito, in Ecuador. In poco più di 75 ore, Baroni ha scalato 21 volte la montagna Antenas del Pichincha, raggiungendo un dislivello positivo complessivo di 17.696 metri, pari a due volte l’altezza dell’Everest.
L’impresa, che lo rende il primo atleta in Ecuador e il terzo in Sudamerica a compiere questa sfida estrema, è stata portata avanti con uno scopo ben preciso: raccogliere fondi per la “Fundación Camino a Casa”, un’organizzazione che si occupa del recupero e dell’adozione di cani randagi. “Ho fatto tutto questo per rendere omaggio al mio cane Asian, che avevamo salvato dalla strada. Nonostante le cure, lo abbiamo dovuto sacrificare perché gravemente malato. Voglio che altri cani come lui possano avere una seconda possibilità”, ha spiegato Baroni.
Durante le 75 ore, 31 minuti e 10 secondi di percorrenza, lo sportivo ha dormito solo due ore. L’alimentazione? Un mix energetico a base di brodo, pollo, pizza, riso, frutta secca, bibite energetiche e tanta determinazione. Un’impresa che ha richiesto non solo resistenza fisica, ma soprattutto forza mentale: “È stata più una sfida psicologica che muscolare”, ha confessato.
Lago Baroni non è nuovo a prove estreme: nel corso della sua carriera si è distinto in discipline di resistenza, ultramaratone e alpinismo, sempre con un forte impegno sociale. Con il supporto di amici, familiari e sponsor, ha reso possibile una delle sfide più dure al mondo, realizzando anche un gesto di grande sensibilità.
Oggi, il suo nome entra di diritto tra i soli 18 atleti a livello mondiale ad aver portato a termine un “Doble Everesting”. Un traguardo epico che unisce sport, cuore e impegno sociale.
(Fioravante De Simone/redazione Caracas)