Golf: l’italo-venezuelano Jorge García Catanese trionfa all’Abierto de Venezuela


L’italo-venezuelano conquista il prestigioso torneo dopo un emozionante spareggio con il messicano Romero. Il golf in Venezuela guarda al futuro con entusiasmo.


CARACAS – Un successo che profuma d’Italia quello ottenuto da Jorge “Pichu” García Catanese, golfista italo-venezuelano che ha conquistato la 40ª edizione dell’Abierto de Venezuela. Sul green del Valle Arriba Golf Club, García ha avuto la meglio al termine di uno spareggio avvincente contro il messicano Cristian Romero, confermandosi tra i protagonisti del golf latinoamericano.

“La preparazione è stata molto buona – ha dichiarato García dopo la vittoria – ho partecipato a diversi tornei in questa stagione e questo mi ha permesso di affrontare l’Abierto con serenità. Mi sono sentito tranquillo e concentrato durante tutto il torneo”. L’atleta ha poi rivolto un pensiero allo sviluppo del golf in patria: “Spero che questo sport continui a crescere in Venezuela, anche grazie alla presenza di golfisti stranieri che alzano il livello della competizione”.

Grande soddisfazione anche da parte del neo presidente della Federación Venezolana de Golf, Felipe Rodríguez, che ha assistito di persona all’evento: “È bellissimo cominciare la mia gestione con una vittoria venezuelana. Abbiamo assistito a una gara combattuta, segno che il golf è uno sport vivo e competitivo anche nel nostro Paese”.

L’Abierto de Venezuela è uno dei tornei storici del panorama golfistico sudamericano: nato nel 1957, ha visto negli anni la partecipazione di grandi nomi del golf mondiale come Al Geiberger, Art Wall Jr., David Graham, Roberto De Vicenzo e Tony Jacklin. Tradizionalmente ospitato da club prestigiosi come il Caracas Country Club, il Lagunita, l’Izcaragua e il Barquisimeto Golf Club, quest’anno è tornato a Valle Arriba, dove già nel 1957 si era disputata una delle prime edizioni.

Con il trionfo di Jorge García Catanese, il golf venezuelano ritrova una figura simbolica capace di ispirare le nuove generazioni e rilanciare l’interesse per uno sport elegante, strategico e sempre più globale.

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