Inviato speciale di Trump visita Maduro: liberati 6 detenuti nordamericani

L'inviato speciale, Richard Grenell, con i sei cittadini nordamericani che erano detenuti in Venezuela


Il presidente Maduro ha commentato che sarà un nuovo inizio per i due paesi che non hanno relazioni diplomatiche dal 2019.


CARACAS – Il presidente Nicolás Maduro ha definito “positivo” il colloquio con Richard Grenell, inviato speciale del presidente nordamericano Donald Trump. I temi affrontati, stando a quanto reso noto dall’amministrazione chavista con un comunicato, sono stati diversi e tutti “di interesse per entrambi i paesi”. Tra questi, la situazione “di cittadini nordamericani accusati di reati nel territorio nazionale”, il fenomeno migratorio e l’impatto “negativo” delle sanzioni economiche.
In occasione di un evento trasmesso dal canale statale VTV, il capo dello Stato ha affermato:

“Credo che la riunione sia stata positiva; ci sono temi sui quali abbiamo raggiunto alcuni primi accordi. Se saranno rispettati, apriranno il cammino per nuovi accordi. Lo speriamo per il bene di entrambi i paesi e dell’intera nostra regione”.

Ha quindi anticipato che il capo-negoziatore e presidente del Parlamento, Jorge Rodríguez, “farà un intervento per spiegare i passi” compiuti dalle due delegazioni, quella nordamericana e quella venezolana.
Maduro, rieletto presidente del Venezuela in una polemica elezione contestata dall’opposizione, non ha ottenuto il riconoscimento della stragrande maggioranza dei paesi democratici. Questi mettono in dubbio il risultato delle presidenziali e hanno chiesto con insistenza di avere accesso ai verbali delle elezioni, per analizzarne la veridicità. Ma né Maduro, che si è insediato il 10 gennaio, né il Consiglio Nazionale Elettorale hanno ceduto alla richiesta.

Richard Grenell durante una conferenza stampa a Belgrado – foto di archivio EFE

Dopo la sua partenza, Grenell ha pubblicato una fotografia sul social-network “X” con sei cittadini nordamericani che erano detenuti in Venezuela. Era questo l’obiettivo principale di Grenell che, stando a indiscrezioni, avrebbe conversato anche sui voli di espulsione dei migranti venezuelani irregolari.

Il presidente Maduro ha assicurato che starà “molto attento” a ciò che sarà pubblicato dopo l’incontro che ha definito “franco, diretto e aperto”. Ha informato d’aver proposto di costruire una “nuova agenda” ricominciando da zero. Ha commentato che sarà un nuovo inizio delle relazioni storiche tra due paesi che non hanno relazioni diplomatiche dal 2019.

Intanto l’amministrazione Trump ha ribadito di non riconoscere Nicolás Maduro come legittimo presidente del Venezuela e ha assicurato che, a differenza di quanto fatto dal presidente Joe Biden, non alleggerirà il regime di sanzioni: proibirà l’emissione di licenze a imprese straniere, tra cui anche la statunitense Chevron, per operare nel paese caraibico che possiede le maggiori riserve provate di petrolio.

Redazione Caracas (con infomazioni dell’Agenzia Efe)

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