MADRID – Uno scontro, quello sull’alluvione in Emilia-Romagna, che sa già di campagna elettorale. Le elezioni, infatti, sono previste per il 17 e il 18 novembre.
Nel commentare le parole del ministro per la Protezione Civile e le politiche del Mare, Mello Musumeci, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, le ha definite “ingenerose”. Il ministro, ieri, ha accusato il governo della Regione Emilia-Romagna di non aver speso le risorse messe a disposizione dal Governo. E ha sottolineato che “l’Emilia Romagna ha ricevuto 594 milioni per la lotta contro il dissesto idrologico”.
Al margine di un evento a Firenze, Giani ha ritenuto le parole del ministro impregnate di demagogia, “innanzitutto perché le cifre che sono state destinati sono molto inferiori a quelle che sarebbero state necessarie”.
“E anche quelle destinate, signori – ha precisato -, si tratta di fare le gare d’appalto, l’approvazione dei progetti. Quindi di cosa ci si lamenta sul fatto dei soldi non spesi, quando noi siamo soltanto a un anno dagli episodi scorsi? Quando in Italia, per realizzare un’opera pubblica, ci vogliono quattro o cinque anni… Quindi – ha concluso – le parole del ministro Musumeci mi sembrano ingenerose”.
Ma la polemica non finisce qua. Infatti, oggi il ministro Musumeci, intervenendo alla conferenza “Disaster risk financing: the role of insurance for new public-private partnerships”, in corso all’Ania, ha detto che “è finito il tempo in cui lo Stato poteva intervenire ed erogare risorse per tutti e per sempre”.
“La prevenzione – ha precisato – non può essere un obbligo solo a carico delle istituzioni, deve esserlo anche a carico di ciascun cittadino. Ognuno deve essere consapevole di vivere su un territorio a rischio e adeguare ogni misura, ogni iniziativa non per evitare, purtroppo non si può, ma per ridurre l’esposizione al rischio propria e dei propri beni”.
Redazione Madrid (con notizie di Askanews)