Uno dei giganti di Mont’e Prama, “Il Pugilatore” resterà esposto dal 17 settembre al 12 gennaio del prossimo anno nel Patio Ibérico del MAN
MADRID.- Grazie alla collaborazione tra la nostra Ambasciata in Spagna, la Fondazione Mont’e Prama, l’Istituto Italiano di Cultura e il Museo Archeologico Nazionale, arriverà a Madrid, dalla Sardegna, uno dei più antichi esempi di arte statuaria in pietra del periodo nuragico (900-700 a.c.) dell’isola.
La statua “Il Pugilatore” resterà esposta nel Patio Ibérico del Museo Archeologico Nazionale di Madrid dal 17 settembre al 12 gennaio del prossimo anno.
Le imponenti statue di cui fa parte “Il Pugilatore” furono scoperte a Mont’e Prama, nel territorio comunale di Cabras, nel 1974, durante alcuni lavori di aratura di un campo. Durante gli scavi emersero una decina di sepolture e furono rinvenuti oltre 5000 frammenti, che, dopo un lungo e meticoloso lavoro di restauro eseguito nel Centro di restauro di Li Punti, sono stati ricomposti, dando forma a 38 statue.
Le statue antropomorfe sono tutte maschili e raffigurano in maggior parte singolari “pugilatori” con guanto armato e scudo protettivo tenuto sopra la testa, in minor numero classici arcieri con arco sulla spalla e guerrieri con scudo rotondo. Altre sculture rappresentano nuraghi, a quel tempo già vecchi e forse diroccati ma ancora vivi come emblemi e simboli di identità culturale.
Molte di queste sculture sono alte anche due metri ragione per cui sono spesso impropriamente definite “Giganti”.
“Il Pugilatore” è stato esposto anche nel Metropolitan Museum of Art di New York.
Il suo arrivo a Madrid permetterà al pubblico della capitale spagnola di conoscere la cultura e il patrimonio artistico della Sardegna, di creare sinergie tra istituzioni che conservavo, restaurano, esibiscono e diffondono il patrimonio culturale e di approfondire le connessioni tra ricercatori e archeologi italiani e spagnoli.
Sono previsti anche laboratori durante i quali sarà possibile analizzare le similitudini e differenze tra l’arte sarda antica e quella iberica o talayótica.
Redazione Madrid