Medio Oriente, Borrel chiede sanzioni a ministri israeliani

L'Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione Europea, Joseph Borrell.

MADRID. – Sanzioni per i ministri israeliani che diffondono messaggi di odio contro il popolo palestinesi. La proposta ufficiale è dell’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione Europea, Joseph Borrell, mentre la grande operazione militare israeliana nella Cisgiordania occupata continua, e ha provocato da ieri in tutto 18 vittime.

Borrell, da Bruzelles, fa sapere di “aver avviato le procedure per chiedere agli Stati membri se considerano appropriato includere nella lista delle sanzioni alcuni ministri israeliani che lanciano messaggi d’odio inaccettabili contro i palestinesi e proposte che vanno chiaramente contro la legge internazionale e incitano a commettere crimini di guerra”. La proposta incontra per il momento reazioni tiepide, come quella dell’Italia, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che la definisce “irreale”.

Secondo Wafa, l’agenzia di stampa palestinese, almeno 18 persone sono state uccise da quando mercoledì Israele ha intensificato il suo attacco alla Cisgiordania: tra le vittime delle forze israeliane anche il omandante del battaglione Tulkarem, Mohamed Jaber, noto anche come Abu Shuja’a, e altri quattro combattenti palestinesi in uno scontro a fuoco nel campo profughi di Nur Shams.

Lo scorso luglio, Jaber era riuscito a sfuggire all’arresto da parte dell’Autorità Nazionale Palestinese quando le sue forze sono andate ad arrestarlo nell’ospedale di Tulkarem dove era ricoverato, ma sono state respinte dai suoi sostenitori. Si diceva che fosse stato ucciso all’inizio di quest’anno, ma poi ha fatto un’apparizione a sorpresa al funerale di altri militanti, dove è stato issato sulle spalle di una folla festante.

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