Medio Oriente: continua assedio Gaza, stamattina 20 morti

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MADRID. – Il rischio a breve termine di una guerra più ampia in Medio Oriente sembra essersi in parte attenuato, dopo che Israele e Hezbollah si sono scambiati colpi di arma da fuoco senza ulteriori escalation, ma l’Iran rappresenta ancora un pericolo significativo in quanto starebbe ancora valutando un attacco a Israele: almeno così la pensa il generale americano, CQ Brown, presidente del Joint Chiefs of Staff, in una intervista alla Reuters, al termine di giorni particolarmente convulsi sul fronte mediorientale, tra il rischio escalation con il coinvolgimento di Beirut e Teheran e i tentativi di accordi al Cairo ancora infruttuosi.

Nel frattempo però non si placano gli attacchi israeliani a Gaza, principalmente a Dier el-Balah e Khan Younis, che hanno ucciso almeno 20 persone questa mattina, secondo quanto riferisce il corrispondente di Al Jazeera nella Striscia di Gaza.

Il direttore dell’ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia accusa Israele di negare carburante al settore medico, mirando alla sua completa distruzione e ieri le Nazioni Unite hanno dichiarato di essere state costrette a sospendere le operazioni di soccorso a Gaza dopo che Israele ha ordinato l’evacuazione di massa di Deir el-Balah, dove l’Onu aveva basato il suo centro operativo dopo essersi trasferito da Rafah quando le forze israeliane hanno lanciato un’invasione di terra all’inizio di quest’anno.

Come confermato anche dal quotidiano israeliano Haaretz, sei palestinesi sono stati uccisi da soldati e coloni israeliani anche nella Cisgiordania occupata, mentre il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben-Gvir ha affermato che avrebbe “messo una bandiera israeliana” sul complesso della moschea di Al-Aqsa.

Stamattina circa 20 parenti di ostaggi e attivisti intanto hanno bloccato l’autostrada di Tel Aviv per protestare contro la politica di Benjamin Netanyahu dal 7 ottobre a oggi.

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