CITTA’ DEL VATICANO. – “Proprio il Giubileo dovrebbe impegnare tutti i credenti per chiedere con voce univoca l`abolizione della pena di morte”, anche perchè la pena capitale “non è in alcun modo la soluzione di fronte alla violenza che può colpire persone innocenti”. Lo ribadisce Papa Francesco nella prefazione ad un libro, pubblicato dalle edizioni vaticane LEV, dal titolo: “Un cristiano nel braccio della morte. Il mio impegno a fianco dei condannati”, scritto da Dale Recinella che ha cambiato la sua esistenza passando dal mondo della finanza al mondo del carcere.
Il Papa lo ringrazia per la sua esperienza e il “suo impegno come cappellano laico, proprio in un posto disumano – sottolinea – come il braccio della morte, è testimonianza viva e appassionata alla scuola della misericordia infinita di Dio”.
Dale Recinella (1951), laureato in legge e in teologia, è stato avvocato a Wall Street nell`ambito della finanza pubblica e privata. Dal 1998, accompagna spiritualmente come cappellano laico i condannati a morte in alcuni penitenziari in Florida insieme alla moglie Susan.
(Gci /askanews)