MADRID. – La diplomazia indiana riuscirà laddove, al momento, ogni altra mediazione è sembrata fallire? È la domanda che la comunità internazionale si sta ponendo in queste ore in cui si sta per concludere la visita ufficiale del primo ministro indiano Narendra Modi in Polonia, tappa che precede il suo viaggio a Kiev.
Per Modi, il conflitto in Ucraina non può essere risolto militarmente: “La situazione in Ucraina – ha detto il premier – preoccupa il mondo intero. Crediamo profondamente che non esista alcun conflitto che possa essere risolto sul campo di battaglia”. Dunque, ha aggiunto, “Sosteniamo il dialogo e gli sforzi diplomatici per raggiungere la pace e la stabilità il più rapidamente possibile”.
Nel corso della conferenza stampa congiunta con l’omologo polacco Donald Tusk a Varsavia, Modi ha stigmatizzato il fatto che ogni giorno, dal 24 febbraio 2022, “Persone innocenti perdano la vita” e questa crisi in particolare “è una sfida enorme per l’intera civiltà. Pertanto, sosteniamo il dialogo e gli sforzi diplomatici per ripristinare la pace e la stabilità il prima possibile”.
Da parte sua, Tusk si è detto convinto che Modi possa svolgere un importante ruolo positivo nel porre fine alle ostilità. “Abbiamo avviato il nostro incontro – ha spiegato Tusk – chiarendo le nostre posizioni su questioni che oggi preoccupano il mondo intero. Sono molto lieto che il Primo Ministro abbia confermato la sua disponibilità a dare il suo contributo personale per una fine pacifica, giusta e rapida della guerra in Ucraina. Entrambi crediamo che l’India possa svolgere un ruolo positivo molto importante qui”, ha aggiunto.
Parlando della prossima visita di Modi a Kiev, Tusk si è detto fiducioso che “questa visita potrebbe avere un significato storico”. La prossima destinazione del primo ministro indiano, come accennato, sarà infatti Kiev. Il viaggio nella capitale ucraina sarà la prima visita del capo del governo a Nuova Delhi nella storia dell’Ucraina moderna.