MADRID. – Mattia Tombolini, collaboratore dell’eurodeputata Ilaria Salis, finisce nella bufera per alcuni post sui social, tra cui uno dello scorso febbraio in cui ha pubblicato il video di un pupazzo messo al rogo a Poggio Mirteto, in provincia di Rieti , nel corso del Carnevalone liberato, costruito con la base di una fiamma tricolore e ritraente il volto caricaturale della premier Meloni.
“Ma ho anche dei difetti” replica lo stesso Tombolini ironicamente, postando la foto di un articolo di Libero che lo riguarda. All’attacco il centrodestra: “Chi si assomiglia si piglia. Mattia Tombolini, collega della poco onorevole europarlamentare Ilaria Salis, si distingue per post quali ‘Brucia Stronza!’ in relazione ad un fantoccio rappresentante Giorgia Meloni e altri in cui si inneggia a bande armate che bastonano poliziotti. Inutile chiedere a Salis, data la perfetta sintonia di pensiero, la revoca dell’incarico del collaboratore” dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia.
“Per trasparenza – aggiunge – potrebbe però chiarire agli italiani se la scelta sia caduta su Mattia Tombolini più per il ‘brucia stronza’ indirizzato a a Giorgia Meloni o per l’incitazione a bastonare i poliziotti, che è l’evoluzione 4.0 delle sue bravate all’estero”.
Ma l’eurodeputata finisce nel mirino del centrodestra anche anche per la sua visita al carcere milanese di San Vittore: “Ho fatto una visita a sorpresa per incontrare i detenuti e le detenute, verificare le condizioni in cui sono costretti a vivere, esprimere loro solidarietà – spiega Salis – I problemi sono molti, troppi. L’emergenza è strutturale. Bisogna intervenire subito. Un mondo oltre il carcere è più necessario che mai!”.
“Assassini, stupratori, pedofili e criminali vari tutti liberi per risolvere il problema del sovraffollamento: questa è la ricetta della paladina della sinistra. Un occhio di riguardo, secondo Salis, va inoltre dato agli stranieri e ai senza fissa dimora favorendo per loro ‘l’accesso alle misure alternative’ e depenalizzando i ‘reati minori’.
L’assist perfetto ai delinquenti di tutto il mondo per commettere ogni tipo di nefandezza sul nostro territorio. Il tema delle condizioni dei detenuti è sicuramente uno di quelli da affrontare ma non è liberando dei condannati che si risolvono i problemi, anzi così si aggraverebbero” afferma Silvia Sardone, eurodeputata della Lega.