In questi giorni sui social network sono state pubblicate “fake-news” orientate a criminalizzare gli immigrati extracomunitari, soprattutto i minorenni senza riferimenti familiari in Spagna
MADRID – La Procura ha aperto un fascicolo sui messaggi pubblicati sui social dopo l’efferato omicidio del bambino di dieci anni avvenuto lo scorso fine settimana a Mocejón, in provincia di Toledo.
In questi giorni sui social network sono state pubblicate “fake-news” orientate a criminalizzare gli immigrati extracomunitari, soprattutto i minorenni senza riferimenti familiari in Spagna. La Procura intende analizzare se esistono gli estremi giuridici per accusare gli autori di “incitamento all’odio” e alla “discriminazione razziale” attraverso “messaggi falsi”. Per la Procura i messaggi avrebbero lo “scopo deliberato di suscitare sentimenti di odio”.
Durante una conferenza stampa, la delegata del Governo in “Castilla-La Mancha”, Milagros Tolón, ha condannato con particolare fermezza gli attacchi” lanciati sui social “dai seminatori di odio” e ha chiesto di smettere di “diffondere bufale”.
Tra i primi a collegare, senza che ne esistessero le prove, l’uccisione del bambino con l’immigrazione è stato l’eurodeputato Alvise Pérez. Non è la prima volta che il leader di “Se Acabó la Fiesta”, movimento politico di estrema destra, pubblica “bufale” per incitare all’odio, in particolare contro gli immigrati extracomunitari e i bambini e adolescenti senza riferimento familiare in Spagna. Esponenti dell’estrema destra avevano anche suggerito che il delitto fosse parte di un rito di iniziazione di qualche banda criminale latinoamericana.
“Chiedo ai seminatori di odio di essere umani e di comportarsi come tali – ha detto la delegata del Governo, Milagros Tolón -. Le loro bufale fanno male e possono provocare rabbia in persone innocenti. Non si può approfittare di una disgrazia per crearne un’altra. Questo è crudele”.
Il portavoce della famiglia del bambino assassinato aveva chiesto di non “criminalizzare nessuno per la loro razza, il colore della pelle o la fede religiosa”. Lo aveva fatto prima ancora che la Guardia Civile riuscisse ad arrestare l’autore del delitto, un giovane spagnolo di 20 anni.
Redazione Madrid