MADRID. – “La situazione epidemiologica in Italia al momento è sotto controllo poiché non sono stati accertati casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox. I nostri uffici sono in costante contatto con gli organismi internazionali, per elaborare misure condivise”. Lo ha dichiarato Mara Campitiello, capo del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute, sulla situazione italiana del cosiddetto vaiolo delle scimmie, di cui sono stati registrati due casi in Svezia e Pakistan.
A causa della maggiore diffusione del virus, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato mercoledì scorso lo stato di emergenza sanitaria globale, come già era avvenuto nel luglio del 2022, quando in Congo era scoppiato un focolaio della malattia poi diffusosi nei paesi confinanti, in Europa, Asia e America. All’epoca i casi segnalati a livello globale erano stati quasi 100.000, con circa 200 vittime.
“Incoraggiamo tutti i Paesi a migliorare la sorveglianza a condividere i dati e a lavorare per comprendere meglio la trasmissione; a condividere strumenti come i vaccini e ad applicare le lezioni apprese da precedenti emergenze di salute pubblica di portata internazionale per affrontare l’attuale epidemia”, ha scritto oggi su X Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, in merito alla diffusione del virus.
Anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), in una nuova valutazione del rischio, ha definito “molto probabile” che in Europa si verifichino più casi importati di vaiolo causato dal virus di clade I, anche se, sempre per l’ECDC, la probabilità di una trasmissione duratura in Europa rimane “molto bassa, a condizione che i casi importati vengano diagnosticati rapidamente e che vengano attuate misure di controllo”.
A preoccupare, stavolta, è una variante del virus che ha dimostrato tassi di letalità più alti, se si considera che solo nel 2024, sugli oltre 15.500 casi contati nei Paesi africani, sono stati registrati 573 decessi. Esistono, infatti, due distinti clade genetici del virus, come si apprende dal Ministero della Salute: il clade II, dell’Africa occidentale, è quello già incontrato due anni fa, mentre a essersi diffuso adesso è il clade I del bacino del Congo, che storicamente causato ha malattie più gravi e si pensava fosse più trasmissibile.
Mpox, fa sapere sempre il Ministero della Salute, può essere trasmesso attraverso il contatto con fluidi corporei, con lesioni o oggetti condivisi, con la malattia che si presenta solitamente con sintomi come febbre, sonnolenza, mialgia, astenia, cefalea e linfonodi ingrossati.
Intanto, la Bavarian Nordic, l’unica azienda con un vaccino contro il cosiddetto vaiolo delle scimmie approvato negli Stati Uniti e in Europa, ha annunciato di aver presentato all’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) i dati clinici a sostegno dell’estensione del vaccino anche agli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni.
Attualmente indicato solo per gli adulti dai 18 anni in su, l’FDA ha già concesso al farmaco un’autorizzazione d’emergenza per l’uso negli adolescenti durante l’epidemia globale di vaiolo del 2022. Inoltre, l’azienda si sta preparando a uno studio clinico per valutare l’immunogenicità e la sicurezza di MVA-BN nei bambini di età compresa tra i 2 e i 12 anni, con l’obiettivo di estendere ulteriormente l’indicazione del vaccino alle popolazioni più giovani.