MADRID. – È durato meno di un giorno il murales realizzato davanti alla sede del Coni, a Roma, dall’artista Laika e dedicato alla pallavolista italiana Paola Egonu, da poco vincitrice della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi. L’opera, che raffigura Egonu durante una schiacciata, è stata intitolata dall’artista “Italianità” e nella notte è stata vandalizzata: il colore della pelle di Egonu è stato coperto con vernice rosa e il pallone con su scritto “odio” e “razzismo” che veniva “schiacciato” dalla pallavolista è stato cancellato.
L’opera era stata realizzata dall’artista, oltre che per celebrare la storica vittoria olimpica della nazionale femminile di pallavolo, anche per lanciare un messaggio contro odio e razzismo. “Il razzismo è un cancro brutto da cui l’Italia deve guarire”, è stato il commento, affidato al suo account Instagram, di Laika.
A stigmatizzare l’accaduto è stato anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha espresso “lo sdegno più totale per questo grave gesto di becero razzismo”, mentre il ministro dello Sport, Andrea Abodi, su X ha scritto: “Cara Paola, il mio abbraccio va ben oltre quel giorno speciale e vale ancor di più oggi. Il rispetto e l’educazione si coltivano quotidianamente, per sconfiggere ignoranza, inciviltà e insensibilità. Insieme”.
“Solidarietà a Paola Egonu e a tutte le atlete della nazionale di volley, orgoglio italiano – ha scritto su Facebook la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein – Il razzismo fa schifo e va contrastato. Per noi chi nasce o cresce in Italia è italiana o italiano e continueremo a batterci per cambiare la legge sulla cittadinanza”, ha aggiunto.
“Il razzismo in questo Paese è un problema che va affrontato e curato. E spero che questa consapevolezza investa anche chi governa”, ha scritto invece sui social il deputato Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo M5S a Montecitorio. “Faccio fatica a credere che nel 2024, in Italia, possa esserci qualcuno infastidito dal murale di una campionessa che ha appena trascinato la sua nazionale a vincere, per la prima volta, un oro olimpico per l’Italia. La trasfigurazione del murale raffigurante Paola Egonu davanti alla sede nazionale del Coni a Roma è uno scempio alla civiltà e ci fa sprofondare nel medioevo”, ha commentato Elisabetta Lancellotta, deputata di Fratelli d’Italia e Consigliere Nazionale del Coni.
Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha definito l’atto “semplicemente una vergogna, un vile insulto ad una grande italiana che ha portato in cima al mondo i colori del nostro Paese e ad un’artista impegnata contro la xenofobia. È triste constatare come nel 2024 ci siano ancora razzisti prigionieri della propria ignoranza che pensano di poter riportare indietro le lancette della storia. Non succederà, ma dobbiamo essere sempre vigili a stroncare sul nascere ogni vigliacco tentativo di questo tipo”.
La campionessa italiana era stata in passato e nelle scorse ore oggetto di discusse dichiarazioni da parte dell’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci, che nel suo libro “Il mondo al contrario”, uscito nel 2023, di lei aveva scritto che “anche se è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”. In un’intervista a Libero di stamattina, il generale ha ribadito che per lui “i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità classica. Non mi pare ci sia nulla di male in questo: è un’evidenza. Qualcuno può sostenere il contrario?”, pur sostenendo che “è una grande campionessa e alla prima occasione le chiederò anche l’autografo”.