Ucraina, Kiev: “Non vogliamo annettere territori russi”

Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, durante la visita a Kherson. EPA/MYKOLA TYMCHENKO

MADRID. – Alle prime ore di oggi il governatore della regione amministrativa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha annunciato, in un video pubblicato sul suo account Telegram, che “circa 11mila persone” dal distretto di Krasnoyaruzh sono state evacuate a causa dell’offensiva ucraina. “Per la sicurezza della vita e della salute della nostra popolazione, abbiamo cominciamo a trasferire” gli abitanti di questa regione, ha annunciato. Dei 14mila abitanti della zona, “circa un migliaio si trovano ora in centri di accoglienza temporanea”, ha spiegato Gladkov.

La decisione di evacuare il distretto è stata presa mentre l’esercito russo sta affrontando il settimo giorno di combattimenti sul proprio territorio. Una situazione inedita che ieri ha indotto il leader del Cremlino, Vladimir Putin, a puntare nuovamente l’indice contro l’occidente accusato di appoggiare, se non addirittura d’incoraggiare, l’azione dell’esercito di Kiev. La regione di Belgorod è confinante con quella di Kursk, dove sono in corso le principali azioni dell’affondo ucraino.

In ogni caso, l’Ucraina non cerca di “annettere” alcun territorio russo, ha assicurato questa mattina il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino, Georgy Tykhy, per il quale, “a differenza della Russia, l’Ucraina non ha bisogno delle proprietà altrui. L’Ucraina non vuole annettere il territorio della regione di Kursk, ma vuole proteggere la vita della sua gente”, ha detto il diplomatico in una conferenza stampa.

Ha anche aggiunto che le operazioni ucraine in Russia sono “assolutamente legittime”. Tykhy ha confermato quanto già reso noto ieri dallo stato maggiore, e cioè che le forze armate ucraine controllano circa 1.000 chilometri quadrati del territorio della Federazione Russa.

Il diplomatico ha inoltre rimarcato che “dall’inizio dell’estate, nella sola regione ucraina di Sumy, sono stati effettuati più di 2.000 attacchi dalla regione di Kursk: per mezzo di MLRS, artiglieria semovente, droni. Inoltre sono stato lanciati contro di noi 250 bombe aeree guidate e più di cento missili. Sfortunatamente – ha aggiunto Tykhy – l’Ucraina non ha abbastanza opportunità per effettuare attacchi a lungo raggio con le armi esistenti per proteggersi da questo terrorismo – non ci sono ancora soluzioni adeguate, su cui insistiamo. Pertanto, è necessario liberare queste aree di confine dai contingenti militari russi. Continueremo a farlo nella misura necessaria per la sicurezza e la protezione del nostro Paese”.

Da parte sua, nell’ultimo aggiornamento operativo, poco fa, il ministero della Difesa russo ha sottolineati che “le forze armate continuano a respingere il tentativo dell’esercito ucraino di invadere il territorio della Federazione Russa”. In particolare, Mosca segnala di aver vinto tutti gli scontri col nemico “a bordo di veicoli blindati” che tentavano “di sfondare nel territorio russo nelle zone degli insediamenti Obshchiy Kolodez, Snagost, Kauchuk, Alekseevskij”.

Inoltre, “un attacco da parte di unità dell’82a brigata d’assalto aereo delle forze armate ucraine in direzione di Martynovka è stato respinto. Fino a 15 militari delle forze armate ucraine, due veicoli corazzati da combattimento e due auto sono stati distrutti”.

Sempre secondo Mosca, “in totale, durante i combattimenti in direzione di Kursk, il nemico ha perso almeno 2.030 militari, 35 carri armati, 31 veicoli corazzati, 18 veicoli da combattimento di fanteria, 179 altri veicoli corazzati da combattimento, 78 veicoli, quattro sistemi missilistici antiaerei, due lanciatori di sistemi di razzi a lancio multiplo e 14 cannoni di artiglieria da campo”.

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