Forza Italia, Miccichè risponde alle polemiche sull’addio:” Il partito è cambiato”

Silvio Berlusconi (D) con Gianfranco Miccichè durante il suo intervento al teatro Politeama di Palermo, 19 Marzo 2016. ANSA/MIKE PALAZZOTTO

MADRID. – L’abbandono di Forza Italia da parte di Gianfranco Micciché, capogruppo del gruppo Misto all’Assemblea regionale siciliana e storico rappresentante locale di FI, che passa a Movimento per l’autonomia (Mpa), continua a creare polemiche.

In una intervista a La Sicilia, Micciché ha risposto sul suo addio al partito azzurro, con il quale ha militato sin dal primo governo Berlusconi del 1994: “La segreteria regionale è riuscita a dire soltanto che non ero più nel gruppo dell’Ars. Che notizia! Sono diventato un prigioniero politico. Non mi hanno fatto entrare loro, mi hanno fatto terra bruciata attorno – ha affermato – Io questo partito l’ho fondato e la tessera, in 30 anni, l’avrò avuta 5-6 volte. Non ce l’avevo manco quand’ero ministro, la tessera. Ma se oggi mi tirano il sangue, esce azzurro”.

Inoltre, nel suo intervento ha sostenuto che Berlusconi avrebbe approvato la sua scelta di uscire dal partito: “Se ci fosse stato ancora lui, non ci sarebbe stato bisogno di fare questa scelta. Perché il nostro partito non avrebbe avuto la regressione che c’è stata, non avrebbe avuto bisogno di inseguire la Meloni per superarla a destra, in Sicilia non saremmo al punto in cui siamo. Vede, in fondo il presidente questi qui non li ha mai amati”.

E per quanto riguarda i segnali arrivati dalla famiglia Berlusconi: “Marina, sui diritti civili, ha espresso un pensiero che era di suo padre. Ed è di chi, come me, ha fondato un partito con l’ambizione di unire laici, liberali, socialisti e riformisti. Ma non credo che i figli di Berlusconi, nemmeno Piersilvio, scenderanno in campo”.

A rispondergli, a seguito dell’intervista, è stato il capogruppo di FI al Parlamento europeo, Fulvio Martusciello, che ha replicato alle dichiarazioni dell’ex esponente azzurro: “L’unica rincorsa di Forza Italia al Sud, dove il nostro partito registra una crescita a due cifre, è quella della leadership”.

“Qui al Sud – ha proseguito Martusciello – non accettiamo imposizioni dagli alleati, qui in Campania decidiamo cio’ che serve al territorio in termini di rappresentanza. E ancora qui in Campania il più votato della coalizione di centrodestra è stato un esponente di Forza Italia. La lettura politica di Gianfranco, almeno per quello che accade da noi, non è aggiornata”.

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