MADRID. – 8 agosto 1956: nell’aria si diffonde il suono angosciante delle sirene che annunciano un incidente alla miniera Bois du Cazier, a Marcinelle. In quel momento, nessuno può immaginare la portata della tragedia che si sta consumando: 262 minatori perderanno la vita, tra cui 136 italiani. Questo disastro scosse profondamente l’Europa, mettendo in luce le drammatiche condizioni di lavoro dei minatori, per lo più stranieri, che avevano lasciato i loro paesi d’origine in cerca di un futuro migliore, trovando invece un destino di fatica e morte.
Maria Laura Franciosi, giornalista e scrittrice, ha voluto riportare alla luce questo capitolo oscuro della storia con il libro “Per un sacco di carbone. Ieri e oggi”. La nuova edizione, aggiornata e arricchita, è un viaggio nel tempo che unisce testimonianze di sopravvissuti e dei loro familiari, oltre che di altri minatori emigrati in Belgio dopo l’accordo uomo-carbone tra Italia e Belgio. Attraverso le loro storie, Franciosi offre uno sguardo profondo e umano su temi di sacrificio, amore, integrazione, razzismo, malattia, speranze e disillusioni.
La tragedia di Marcinelle è anche un punto di riflessione sulla sicurezza sul lavoro. All’epoca, i minatori operavano in condizioni estremamente pericolose, spesso senza una formazione adeguata. Questa situazione era aggravata dal fatto che molti di loro non avevano altra scelta che accettare lavori rischiosi per fuggire dalla povertà nei loro paesi d’origine. Il disastro ha portato a un ripensamento delle normative sulla sicurezza e delle condizioni lavorative, non solo in Belgio ma in tutta Europa.
Le storie narrate nel libro si intrecciano anche con la storia delle ACLI, le Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani, che hanno sostenuto gli emigrati italiani per oltre ottant’anni. Prima e dopo la tragedia, le ACLI sono state una presenza costante, fornendo supporto e assistenza in ogni aspetto della vita professionale e quotidiana dei lavoratori italiani all’estero.
Maria Laura Franciosi, curatrice del volume, è una figura di spicco nel giornalismo italiano. Nata a Stabia (NA), ha avuto una carriera prestigiosa come docente e giornalista, lavorando per l’ANSA e collaborando con vari media italiani. La sua esperienza e la sua dedizione alla comunicazione su temi europei e internazionali la rendono una voce autorevole e rispettata.
Il libro, pubblicato da Edizioni San Paolo in versione aggiornata, sarà presentato giovedì 8 agosto 2024 alle 14:30 presso la Sala Amercoeur del Museo Bois du Cazier a Charleroi, Belgio. All’evento parteciperanno, oltre all’autrice, Jean-Louis Delaet, storico e ex direttore del Bois du Cazier, Michele Ottati, presidente delle ACLI Belgio, Toni Ricciardi, parlamentare e storico delle migrazioni, ed Emiliano Manfredonia, presidente della Federazione ACLI Internazionali. L’incontro sarà introdotto da Matteo Bracciali, vice presidente della Federazione ACLI Internazionali.
Questo libro non è solo un’opera di memoria storica, ma anche un monito per il presente e il futuro, affinché tragedie come quella di Marcinelle non si ripetano mai più.