L’esponente di Erc, accusata di ribellione, si era rifugiata in Svizzera dopo il fallito referendum secessionista catalano
MADRID – La Segretaria generale di “Esquerra Republicana de Catalunya”, Marta Rovira, tornerà in Spagna. Stando a quanto informato da Erc, Rovira assisterà ad una manifestazione organizzata da Ómnium Cultural nel Comune di Cantallops di Girona.
La leader indipendentista avrebbe deciso il rientro in Spagna dopo la decisione del magistrato Manuel García-Castellón di archiviare il “Caso Tsunami Democratics” in seguito alla risoluzione della “Sezione Penale” del Tribunale Nazionale di dichiararlo inammissibili per vizi di forma nella prassi processuale.
L’esponente di Erc, accusata di ribellione, si era rifugiata in Svizzera dopo il fallito referendum secessionista catalano. E aveva annunciato che sarebbe tornata solo dopo che il “Caso Tsunami Democratic” fosse stato definitivamente chiuso. Anche altre personalità coinvolte nel “Tsunami Democratic” rientreranno prossimamente in Spagna. Tra queste, il deputato “repubblicano” Ruben Wagensberg; il primo vicepresidente di Omnium Cultural, Oleguer Serra; l’imprenditore Josep Campmajó e il giornalista Jesús Rodríguez.
Giorni fa, Pablo Llarena, il Giudice della Corte Suprema che si era accanito contro Rovira chiedendone più volte l’estradizione, procedeva ad applicare la Legge di Amnistia facendo decadere il mandato di cattura spiccato per la leader catalana.
Il “Caso Tsunami Democratic” era stato riattivato dal Magistrato Manuel García Castellón mentre erano in corso i negoziati per raggiungere un accordo sulla Legge di Amnistia che riconducesse all’ambito politico una vicenda che, stando a quanto argomentato dal premier Sánchez, non sarebbe mai dovuta sfociare nel terreno giuridico.
Mentre il Rovira ed altri leader del secessionismo catalano si beneficiano dell’archiviazione dello “Tsunami”, l’ex presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, e gli ex ministri catalani Antoni Comin e Lluis Puig non potranno rientrare in Spagna fino a quando il magistrato Pablo Llarena non ritirerà il mandato d’arresto nei loro confronti. Llarena accusa Puigdemont, Comín e Puig di appropriazione indebita di fondi pubblici. Inoltre, la Corte Suprema dovrà pronunciarsi sulla presunta “interferenza russa” nel “process”.
Comunque, esponenti di Junts assicurano che il ritorno di Puigdemont è prossimo. Infatti, l’ex presidente della Generalitat non sarebbe intenzionato a cambiare i suoi piani: essere presente al dibattito di investitura nel Parlamento catalano.
Redazione Madrid