Ucraina, strage di civili per i missili russi: Kiev chiama Onu

Immagine di freepik

MADRID. – L’Ucraina ha richiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’ONU in relazione agli attacchi russi che hanno provocato oggi, secondo un bilancio in continua evoluzione, 28 morti in almeno cinque città (di cui 17 a Kiev) oltre a un centinaio di feriti. Nella capitale, ad essere colpito è stato anche l’ospedale pediatrico, per il quale è stata necessaria l’evacuazione. Lo ha reso noto il presidente Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa congiunta con il primo ministro polacco Donald Tusk a Varsavia. “L’Ucraina avvia la convocazione di una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’ONU in relazione all’attacco russo alle infrastrutture civili, compreso un ospedale pediatrico”, ha detto il leader ucraino, assicurando che il paese invaso “ripristinerà tutto ciò che è stato distrutto oggi dai terroristi russi” e risponderà all’aggressione odierna.

“Dovremmo tutti lavorare per fare in modo che la Russia sia ritenuta” a livello globale “responsabile del terrorismo e Putin per aver ordinato questi attacchi”, ha sottolineato il presidente secondo il quale Mosca sarebbe solita “rispondere a tutte le iniziative di pace con gli attacchi alle case e agli ospedali. Ecco perché – ha argomentato Zelensky – possiamo solo costringere la Russia a fare la pace. Possiamo farcela solo insieme”. Il Ministero degli Affari Esteri ucraino, a sua volta, ha dichiarato che la Russia, che attualmente presiede il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sta in realtà destabilizzando e distruggendo la sicurezza mondiale. I russi hanno lanciato alle prime ore di oggi una serie di attacchi missilistici contro Kiev, Dnipro, Kryvyi Rih, Kramatorsk e Slov’yansk utilizzando 38 vettori di vario tipo. Di questi, secondo quanto reso noto poco fa dalla difesa aerea ucraina, ben 30 sarebbero stati intercettati e abbattuti.

 

Lascia un commento