Il Psoe ha ammesso che i negoziati sono entrati alla dirittura d’arrivo
MADRID – Manca appena una settimana. Se non ci sarà fumata bianca, al presidente del Governo, Pedro Sánchez, non resterà che passare dalle parole ai fatti. E tradurre in provvedimenti concreti le minacce di giorni fa. Il Consiglio Supremo della Magistratura, se non ci sono ripensamenti d’ultim’ora, sarà rinnovato, in un modo o nell’altro. Il Governo valuta la possibilità di rimuovere la facoltà che attualmente ha il CSM di nominare i giudici della Corte Suprema e dei presidenti delle alte Corti di Giustizia. Ed anche dei tribunali provinciali. Tutto dipenderà dal Partito Popolare. Se persisterà nella sua posizione e non si raggiungerà un accordo, il governo attraverserà il Rubicone.
Il Psoe ha ammesso che i negoziati sono entrati alla dirittura d’arrivo ma non sono vicini al traguardo. Il conservatore Partito Popolare si è detto ottimista. Non è entrato nei dettagli ma ha aperto di nuovo ad un accordo. La portavoce dei socialisti, Esther Peña, non ha negato che ci sono stati contatti con i “popolari”. Ha affermato di avere fiducia nella discrezione degli attori. Ha commentato che “è bizzarro parlare di ultimatum” quando il Partito Popolare ha violato e da oltre duemila giorni continua a violare la Costituzione.
Sull’argomento è intervenuto anche Borja Sémper, portavoce dei conservatori. Lo ha fatto per sottolineare che non esiste relazione alcuna tra il rinnovo del Consiglio Supremo della Magistratura e quello dei vertici di altre istituzioni – leggasi, Banca Centrale della Spagna e televisione pubblica.
L’esponente del Partito Popolare ha sostenuto che ancora non è stata fissata una data per un ulteriore incontro per il rinnovo delle alte cariche del Consiglio Supremo della Magistratura ma ha anche assicurato che “esiste la volontà di raggiungere un’intesa.”
Il portavoce del Partito Popolare, nonostante l’insistenza dei giornalisti, ha evitato di entrare in polemica con la presidente della “Comunidad Autónoma” di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, riguardo alla visita del presidente argentino, Javier Milei, in Spagna per ricevere la medaglia internazionale della “Comunidad Autónoma”, consegnatagli dalla presidente stessa. Con molta diplomazia e garbo ha detto che “il modello difeso dal Partito Popolare è quello della crescita economica, della prosperità e del non lasciare indietro nessuno”; un modello certamente diverso di quello del presidente Milei che, ha detto, ripudia lo stato sociale e le politiche basate sulla giustizia sociale.
Mentre il Psoe e il Partito Popolare continuano ad alimentare il conflitto nell’ambito politico, in quello economico il ministro dell’Economia, Carlos Cuerpo, ha riconosciuto che il sistema di finanziamento regionale presente grosse difficoltà di applicazione. Intervistato dalla “Cadena Ser”, il ministro Cuerpo ha spiegato che le “Comunidad Autónome,” tutte senza eccezione “ritengono che ci sia un elemento unico in termini di natura”. E aggiunto che è “proprio questo il quadro in cui dobbiamo muoverci”. Ha precisato che “il fatto che si tratti di una discussione in cui tutte le Comunità sono presenti e hanno voce in capitolo è il modo migliore per assicurarsi che nessuno alla fine si senta offeso”.
Redazione Madrid