Minori, l’appello del Garante alla politica: “Ascoltiamo i ragazzi”

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MADRID. – ”Il messaggio che ho voluto lanciare è che i ragazzi devono essere ascoltati, ci mandano dei segnali in maniera molto chiara e non possiamo vivere come se loro non esistessero. Quindi è necessario creare degli spazi d’ascolto, prendere in debita considerazione quello che dicono e renderli partecipi, perché farli partecipare – come avviene peraltro nell’ambito delle strategie europee – significa renderli parte responsabile e attiva della cittadinanza”. 

Così Carla Garlatti, autorità garante infanzia e adolescenza, che ha presentato oggi la relazione annuale al Parlamento nella Sala della Regina di Montecitorio, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

“Fin dall’inizio del mio mandato – aggiunge il garante – ho ritenuto di dare voce all’articolo della Convenzione Onu che riguarda proprio l’ascolto: i minori li sto ascoltando in vari modi, attraverso le consultazioni, in questo senso abbiamo appositamente creato la piattaforma ‘Io partecipo’, attraverso le visite come quelle ai minori stranieri non accompagnati nei centri di seconda e prima accoglienza: incontrare i ragazzi, sentire quello che dicono ci fa capire anche quale strada dobbiamo prendere. Non dimentichiamo poi che i ragazzi a volte ci stanno facendo sentire la loro voce in maniera molto forte, ma non per questo ci dobbiamo fermare a una narrazione sempre e solo negativa, c’è anche una contro-narrazione positiva, basti pensare agli alfieri della Repubblica, o ai giovani del Consiglio nazionale delle ragazze e dei ragazzi dell’Agia, che ho istituito da pochi mesi”. 

Un passaggio della relazione è dedicato all’autonomia differenziata, che proprio alla Camera ha avuto il via libera definitivo: “I livelli essenziali di prestazione – spiega Garlatti – sono il punto sul quale si giocherà veramente il superamento del divario che c’è attualmente tra le regioni: perché questo si superi è necessario che ci siano dei Lep uguali per tutti, bisognerà vedere come vengono definiti e finanziati. 

Dal canto nostro – conclude il garante – visto che le osservazioni sui Lep entrano nei compiti che la legge istitutiva attribuisce a questa autorità garante, abbiamo istituito su questo tema una commissione di lavoro con degli esperti, nello spirito di collaborazione inter-istituzionale che deve sempre animare un’autorità garante come quella che rappresento”. 

A introdurre la relazione il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha ricordato quanto accaduto in aula pochi giorni fa durante l’esame dell’autonomia differenziata: “Fornire le migliori risposte è possibile solo attraverso l’ascolto e l’esempio. In questo senso, voglio ribadire ancora una volta la ferma condanna per quanto avvenuto nei giorni scorsi nell’Aula della Camera dei deputati. Questo grave episodio mi ha molto amareggiato e deluso. 

Chi rappresenta le Istituzioni deve comportarsi in maniera cònsona. È una responsabilità che abbiamo soprattutto nei confronti delle nuove generazioni”. La terza carica dello Stato ha infine invitato a superare “le inaccettabili disuguaglianze ancora presenti nel Paese, che impediscono ai minori di godere tutti delle stesse opportunità. Soprattutto nei contesti socialmente più fragili, la povertà economica e quella educativa diventano terreno fertile per la criminalità”. 

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