MADRID. – Dopo le dimissioni dei ministri Benny Gantz e Gadi Eisenkot dal governo “di emergenza nazionale”, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato oggi lo scioglimento del gabinetto di guerra, composto da sei membri.
Adesso, la discussione di alcune delle questioni precedentemente discusse dal gabinetto di guerra, fa sapere Haaretz, saranno trasferite nel gabinetto di sicurezza, ma, si legge sulla testata israeliana, le decisioni sensibili saranno affrontate in un forum di consultazione più piccolo, che dovrebbe includere il ministro della Difesa Yoav Gallant, il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, il capo del Consiglio di sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi e il presidente del partito Shas, Aryeh Deri, che è stato osservatore nel gabinetto di guerra.
Secondo Al-Jazeera, la decisione di Netanyahu è da ricondurre alle pressioni dei due ministri di estrema destra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, che, per il media qatariota, “si sono battuti per entrare a farne parte” e “piuttosto che farli entrare nel gabinetto, Netanyahu lo ha sciolto”.
L’annuncio dello scioglimento arriva in un momento in cui diversi gruppi di protesta israeliani antigovernativi hanno fatto sapere l’intenzione di intensificare il loro attivismo con una “Settimana di resistenza”, che comprenderà manifestazioni in tutto il Paese che si svolgeranno nei prossimi giorni. I leader delle proteste hanno anche invitato i lavoratori e i sindacati a unirsi, scioperando o chiudendo i servizi locali.
Intanto, a Rafah e nel sud della Striscia di Gaza, “continuano i combattimenti, nonostante l’annuncio da parte dell’esercito israeliano di una pausa tattica nelle operazioni per consentire l’ingresso degli aiuti umanitari”, ha dichiarato oggi il Commissario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, oggi in visita a Oslo.
Oggi il ministero della Sanità del governo di Gaza ha reso noto il bilancio di 37.347 morti dal 7 ottobre: almeno 10 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore. Inoltre, riporta Al-Jazeera, Israele avrebbe ucciso un uomo in un attacco di droni contro un’auto alla periferia di Chehabiyeh, nel Libano meridionale.