ROMA. – Se Joe Biden per motivi di salute o altro non dovesse candidarsi per un nuovo mandato alla Casa Bianca, al suo posto correrrebbe Kamala Harris nonostante varie ipotesi più o meno fantasiose in circolazione: lo sostiene Sul sito Intelligencer, l’analista Ed Kilgore si occupa degli scenari delle presidenziali 2024.
Uno dei fenomeni più strani di quest`anno elettorale, scrive, è il discorso degli esperti secondo cui se Joe Biden “si facesse da parte” come candidato presidenziale i democratici lo sostituirebbero con Gretchen Whitmer, Gavin Newsom o altri nomi.
Uno dei tanti motivi per cui questo scenario ha poco senso è che se dovesse succedere qualcosa che convincesse il presidente a interrompere bruscamente la sua campagna di rielezione, la scelto sarebbe (già decisa) su una controfigura molto vicina: la sua vicepresidente, Kamala Harris.
Mentre un nuovo sondaggio Politico-Morning Consult con dati su Harris mostra che la vicepresidente condivide la vulnerabilità elettorale generale del suo capo, il punto è che i democratici rimangono ottimisti nei suoi confronti. Il 74% pensa che sarebbe un buon presidente. Con un margine compreso tra il 59% e il 31%, gli interpellati pensano che potrebbe vincere le elezioni generali del 2024.
La Harris, sempre secondo il sondaggio, è più forte di Biden tra gli elettori neri e latini che hanno messo sotto pressione i democratici negli ultimi anni.
E in termini di preferenze dei democratici all`inizio del 2028, è molto più avanti della concorrenza (Harris è al 41%; Pete Buttigieg è al 15%; Newsom è al 14%; Whitmer è al 5%). Harris è già la voce principale della sua amministrazione e del suo partito sulla minaccia del GOP al diritto all`aborto, che molto probabilmente diventerà una questione più importante con l`avvicinarsi di novembre.
Ciò non significa che i democratici vorrebbero che Harris sostituisse Biden, o che potrebbero non nutrire timori che Harris possa affrontare Trump. I bigotti sarebbero sicuramente mobilitati dalla prospettiva di una donna americana metà nera e metà asiatica (e con un marito ebreo!) alla Casa Bianca. Ma l`idea che i democratici siano pronti ad abbandonare lei o Biden semplicemente non ha alcun fondamento in fatti verificabili.
Se, per qualche motivo imprevedibile, conclude l’analista, Biden fosse inabile o decidesse di ritirarsi prima di novembre, Kamala Harris, nel bene e nel male, sarà il candidato democratico, punto e basta. Salvo prove evidenti del contrario, è ora di dimenticare gli scenari fantasy.
(vgp /askanews)