MADRID. – Circa 676 milioni di euro di budget totale, 500 euro per ogni tessera, 1.3 milioni di famiglie beneficiarie (30mila in più rispetto al 2023): ecco la nuova social card, ufficialmente carta “Dedicata a te”, presentata dal ministro per la Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida all’antivigilia delle elezioni europee, anche se la carta “partirà dal 1 settembre, per venire incontro ai comuni” e sarà uno strumento “che crediamo eviterà che le risorse finiscano in mano a persone che non ne avrebbero titolo, come avvenuto per altre misure distribuite disordinatamente. Ogni riferimento a misure come il reddito di cittadinanza non è assolutamente casuale”.
L’obiettivo è andare oltre i risultati del 2023, quando la card è stata utilizzata per il 96% delle risorse per l’acquisto di generi alimentarI, e solo per il 4% per i carburanti. “Voglio ringraziare i colleghi che hanno lavorato all’iniziativa, il ministro Urso e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che anche in una criticità complessiva di bilancio è riuscito a lavorare per non togliere risorse alle persone in difficoltà. E quest’anno la situazione era più difficile rispetto allo scorso anno”.
La social card arriverà automaticamente ai beneficiari e secondo la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone “non aver bisogno di fare una domanda, ma invece avere lo Stato che arriva a casa con un servizio e un sostegno, credo che sia la dimostrazione più tangibile di quella sensibilità che il governo sta manifestando a favore quelle persone e di quelle famiglie che hanno delle condizioni e necessità. La Carta dedicata a te si affianca ad altri interventi che sono stati fatti proprio con questa finalità: l’assegno di inclusione che è entrato in vigore dal 1 gennaio oggi ha raggiunto quasi 700mila nuclei, siamo praticamente al target annuale”.
La carta Dedicata a Te “si unisce agli aiuti alimentari e quindi alla programmazione 21-27 – sottolinea la viceministra Maria Teresa Bellucci – quindi ai fondi che oggi i si aggiungono 830 milioni di euro per la programmazione 21-27 che vedono in campo le realtà del terzo settore, gli enti locali, i comuni nel far arrivare quegli aiuti a tutti: possiamo dire che in Italia oggi c’è un sistema articolato di strumenti perché la povertà ha mille facce a mille volti”.