Difesa, fa discutere proposta Lega. La Russa: “Contrario a leva obbligatoria”

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MADRID. – Continua a far discutere la proposta di legge della Lega depositata alla Camera, a prima firma Eugenio Zoffili,  per reintrodurre sei mesi di servizio civile o militare per i ragazzi tra i 18 e 26 anni, su base regionale e da svolgere esclusivamente in Italia. 

“Ne sono convinto. È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi” aveva detto il leader del Carroccio, Matteo Salvini. 

Conversando con i giornalisti  a Palazzo Madama, il presidente del Senato Ignazio La Russa però afferma: “Non sono d’accordo sulla base obbligatoria, credo che il danno che ha fatto la base obbligatoria negli ultimi anni di leva sia stato quello di far vivere il rapporto con le forze armate come una costrizione” spiega La Russa, che aggiunge:   

“Una mia proposta di legge, che non ho potuto ripresentare in quanto presidente del Senato, prevedeva su base volontaria un periodo breve, di 40-60 giorni, dando un sacco di benefit a chi lo facesse, per poter fare la carriera militare, per poter entrare in polizia ecc. ma lasciando la base volontaria. 

Considero un errore ritornare a immaginare un obbligo, non fosse altro perché chi ha proposto la base volontaria per primo è stato il Fronte della Gioventù di cui ero un dirigente nazionale, perché capivamo che i tempi moderni presupponessero un esercito competente: oggi i nostri militari a livello internazionale sono stimatissimi e interagiscono alla pari con gli eserciti più avanzati del mondo nelle missioni internazionali, con il servizio di leva non sarebbe stato possibile”. 

“Capisco l’intento – conclude l’ex ministro della Difesa – e ha ragione Salvini nel dire che il servizio militare forma i giovani, ma questo è un compito della scuola non delle forze armate.  Quindi aggiustiamo la scuola, diamo valore alla famiglia ma non obblighiamo chi non vuol fare il militare fare un periodo di naja”. 

Non usa mezzi termini il presidente M5S, Giuseppe Conte, che bolla la proposta come una “stupidaggine”. “Mi sembra che anche in maggioranza è una proposta che ha lasciato tutti tiepidi se non contrari. Sono quelle uscite estemporanee, fatte in campagna elettorale, pensando, forse sulla scia del generale Vannacci, di prendere qualche voto in più”.

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