Europee, Rai: salta confronto Schlein-Meloni

La statua del ''Cavallo morente '' di Francesco Messina, esposta all'ingresso della sede Rai di viale Mazzini a Roma
La statua del ''Cavallo morente '' di Francesco Messina, esposta all'ingresso della sede Rai di viale Mazzini a Roma, 18 luglio 2012. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

MADRID. – “Soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti. Il Servizio Pubblico continuerà  a garantire, come ha sempre fatto, il rispetto della Par Condicio nei notiziari e nei programmi di approfondimento con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità”.

È quanto si legge in una nota di Viale Mazzini diffusa oggi: salta quindi il confronto previsto il 23 maggio a Porta a Porta tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein. Il 14 maggio la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia aveva inviato una lettera al presidente di AgCom e ai vertici Rai. L’oggetto era il confronto tra Meloni ed Schlein, per ricevere rassicurazioni e garanzie sulla corretta applicazione della Delibera approvata dalla vigilanza lo scorso 9 aprile, e in generale sul rispetto della parità di condizioni e di trattamento per tutti i partecipanti alle elezioni europee, evitando indebiti vantaggi per alcune forze politiche rispetto ad altre.

Continuano quindi le polemiche legate al confronto tv tra la presidente del Consiglio e la leader dem, entrambe candidate alle Europee. Anche Michele Santoro scrive al presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella. La lettera del giornalista al presidente di Agcom riguarda una presunta violazione della par condicio in TV in merito al confronto annunciato tra Schlein e Meloni, e denuncia la diffusione dei sondaggi in rete senza il rispetto di alcuna regola.

“Si sta realizzando una palese violazione della par condicio con un format creato per l’occasione che non corrisponde né a ‘Cinque minuti’ né a ‘Porta a porta’ di Bruno Vespa, contenitori ricondotti in questo periodo alla responsabilità del direttore del TG1 e non modificabili in campagna elettorale”.

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