Italia-Libia: le dichiarazioni d’intenti su ricerca, salute e sport

Tripoli, 07/05/2024 - Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, incontra il Presidente del Consiglio Presidenziale libico, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi. (Ufficio stampa)

MADRID. – Con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Libia per incontrare il primo ministro del Governo di Unità Nazionale libico Dabaiba, il presidente del Consiglio Presidenziale libico, Al-Menfi, e il generale dell’Esercito nazionale Arabo di Libia, Haftar, l’attenzione si concentra sui temi sul tavolo, tra stabilità della regione, cooperazione economica e gestione dei flussi migratori. 

Ad accompagnare la premier ci sono la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il ministro della Salute Orazio Schillaci e il ministro dello Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Le dichiarazioni d’intenti che sono state comunicate riguardano proprio i tre ministeri presenti. 

La Dichiarazione di Intenti sulla formazione superiore e la ricerca scientifica tra il Ministero dell’Università e della Ricerca della Repubblica Italiana e il Ministero della Formazione Superiore e della Ricerca Scientifica dello Stato della Libia si è concentrata sul favorire la cooperazione bilaterale nell’ambito della formazione superiore e nell’ambito della ricerca scientifica, a cui si aggiunge anche la cooperazione multilaterale. 

Nel caso delle relazioni bilaterali, si tratta di “incoraggiare la cooperazione bilaterale tra istituzioni della formazione superiore italiane e libiche, anche al fine di supportare iniziative congiunte; promuovere la cooperazione nei principali programmi multilaterali, quali Erasmus+, al fine di aumentare la mobilità di studenti, professori, ricercatori e personale tecnico amministrativo; sostenere l’attivazione di dottorati in co-tutela, e di corsi di studio finalizzati al rilascio di titoli congiunti o doppi; supportare programmi di ricerca in molteplici aree, quali: energie rinnovabili, mari e oceani, economia blue, sostenibile e produttiva, con particolare attinenza ai settori delle risorse ittiche e degli ecosistemi marini; promuovere programmi di accesso transnazionale alle infrastrutture di ricerca rivolti ai ricercatori libici; incoraggiare programmi di ricerca congiunti su aree di ricerca di comune interesse, quali water management, agri-food, biotecnologie e mitigazione dei cambiamenti climatici; supportare seminari congiunti, workshop, simposi e riunioni di carattere scientifico; promuovere la cooperazione nell’ambito delle scienze umane, scienze sociali e della valorizzazione del patrimonio culturale”. 

Per quanto riguarda la cooperazione multilaterale: “rafforzare la partecipazione congiunta dei ricercatori italiani e libici alle call internazionali di finanziamento promosse nell’ambito di programmi e iniziative multilaterali; migliorare la cooperazione tra gli enti di ricerca e le Università dei due Paesi all’interno del contesto del Dialogo 5+5; promuovere opportunità di collaborazione attraverso l’Unione per il Mediterraneo”.

Sul versante della salute, la Dichiarazione di intenti tra il ministero della Salute della Repubblica italiana e il Ministero della Salute dello Stato di Libia ha riguardato varie tematiche in materia di collaborazione nel campo della salute e delle scienze mediche. 

Nello specifica, si tratta di: “nell’ambito della comune determinazione a rafforzare gli storici legami di amicizia e cooperazione tra Libia ed Italia, i firmatari confermano anche l’obiettivo di riprendere e consolidare un percorso comune di collaborazione tecnico-scientifica in tema di salute, scienze mediche e ricerca sanitaria, già oggetto di specifiche intese bilaterali; ove necessario, nell’immediato l’Italia favorirà l’accesso alle terapie indifferibili in ospedali italiani a cittadini libici, soprattutto in età pediatrica, ai quali non risulti possibile assicurare trattamenti adeguati in Libia; parimenti, l’Italia continuerà a favorire missioni chirurgiche e terapeutiche analoghe a quelle svolte negli ultimi anni in Libia da personale di centri specializzati italiani, di comune accordo con le competenti Autorità libiche; compatibilmente con l’evoluzione del quadro di sicurezza, tali attività potranno essere progressivamente espanse ed indirizzate in misure crescente alla formazione ed all’aggiornamento tecnico-professionale del personale sanitario libico, in modo da incrementare l’efficienza e l’autonomia del sistema sanitario nazionale della Libia; più in generale, i firmatari si impegnano a concordare a breve le modalità più idonee a consentire l’accesso del personale sanitario libico ad attività di formazione in Italia, che potranno essere previste anche a favore dei quadri dirigenti del sistema sanitario nazionale e delle maggiori strutture di cura e riabilitazione; analogamente, i firmatari concordano di avviare un’attività di scambio di informazioni, visite e, ove necessario, trasferimento di buone prassi utili a favorire lo sviluppo del sistema sanitario libico, anche alla luce delle forme di collaborazione pubblico-privato in campo sanitario esistenti in Italia”.

Per quanto riguarda, infine, la Dichiarazione di intenti tra il Dipartimento per lo Sport e il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana e il Ministero dello Sport e il Ministero della Gioventù dello Stato della Libia, i punti toccati sono numerosi. 

Come si legge, i temi toccati sono i seguenti: “promuovere lo sviluppo dello sport di base e delle politiche giovanili nei rispettivi Stati, con particolare attenzione all’inclusione sociale, all’empowerment dei giovani e alla lotta contro la discriminazione; promuovere lo sport come strumento di prevenzione per migliorare il benessere psicofisico e la qualità di vita, in particolar modo tra le giovani generazioni; facilitare lo scambio di esperienze e buone prassi nel campo dello sport attraverso programmi di formazione, visite di studio e seminari, volti a migliorare le competenze di operatori sportivi, tecnici e atleti; implementare progetti per la realizzazione e la riqualificazione delle infrastrutture sportive di base nelle comunità locali libiche, con particolare attenzione alle aree rurali e decentrate al fine di garantire il diritto allo sport alle diverse fasce della popolazione; organizzare eventi sportivi congiunti, come tornei giovanili e festival culturali, per promuovere lo scambio culturale e la comprensione reciproca tra i giovani di entrambi i Paesi; sviluppare programmi di volontariato e di servizio civile nel campo dello sport e delle politiche giovanili, per coinvolgere attivamente i giovani nella costruzione di una società più inclusiva e solidale, attenta ai corretti stili di vita e alla sana alimentazione; adoperarsi per la diffusione di un’istruzione di qualità, lo sviluppo di comunità sostenibili e di società eque, pacifiche e inclusive, nonché valorizzare la persona e il suo vivere in comunità, contrastando fenomeni come l’odio, il razzismo e il bullismo”.

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