Serie A: su Milan, Juventus e Napoli impazza il toto-allenatori

MADRID. – Non si è ancora spenta l’eco del trionfo tricolore dell’Inter che la Serie A torna ad infiammarsi con il toto allenatori per il prossimo anno. Mancano ancora quattro giornate alla fine del campionato 2023-2024 ma molte delle big sembrano già proiettate a ciò che potrebbe accadere di qui a poco, con progetti che necessitano di un rilancio o ambienti da rivitalizzare dopo le ultime delusioni di una stagione anonima. 

Problemi e incerte prospettive che, di certo, non riguardano l’Inter. Simone Inzaghi, fresco campione d’Italia sulla panchina, ha definitivamente conquistato i cuori dei tifosi nerazzurri, così come quello di Marotta, che ieri ha dichiarato che “Inzaghi ha superato l’esame e con lui il ciclo vincente è già iniziato. Ha dimostrato di essere un allenatore bravo e vincente. Vogliamo continuare con lui, non siamo nemmeno a metà di questo percorso”. Si vocifera che i nerazzurri offriranno al loro allenatore un nuovo contratto biennale. 

Stesso idillio non si respira sull’altra sponda dei Navigli, dove il rapporto fra Stefano Pioli e il Milan sembra giunto ai titoli di coda. Chi siederà il prossimo anno sulla panchina dei rossoneri? Il toto allenatore impazza a Milanello: lo spagnolo Julen Lopetegui sembrava a un passo dalla fumata bianca. Ma poi ecco altre idee, altri nomi a balenare nella testa di Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic. 

E allora, spazio alle suggestioni Paulo Fonseca (ex trainer della Roma): a giugno il suo contratto con il Lilla andrà in scadenza e il portoghese, seguito anche dal Marsiglia, sarà libero di accordarsi con una nuova squadra. C’è anche il nome di Mark Van Bommel, uno scudetto in rossonero insieme proprio a Ibra e Roberto De Zerbi, che col suo Brighton in Premier sta colando a picco ma che, evidentemente, gode di grande appeal per via del suo calcio champagne che tanti voli pindarici fa fare a chi vuole costruire, evidentemente, un futuro ricco anche di estetica. Più defilati, al momento, i nomi di Maurizio Sarri e Antonio Conte. Mentre potrebbe fare gola quello di Thiago Motta, in netto rialzo nelle ultime ore. 

Ma proprio su Antonio Conte sono concentrate in questo momento le voci più disparate: c’è chi lo vorrebbe di nuovo alla Juventus, in sostituzione di un Max Allegri che la maggior parte della critica ha già frettolosamente bollato come obsoleto e démodée, nonostante i tanti successi conseguiti sulla panchina (non solo bianconera) esigerebbero forse una maggiore cautela e, soprattutto, un maggiore rispetto. 

Sullo sfondo per la Juve, ecco anche il nome di Thiago Motta, spumeggiante nocchiero di un sorprendente Bologna. Ma, in casa bianconera, c’è un problema di natura economica: l’attuale tecnico Max Allegri ha un altro anno di contratto e chiederebbe il pagamento di tutto lo stipendio in caso di esonero. Non semplice, per la Juventus, sostenere questa spesa e quella per un nuovo allenatore. Esborsi che si andrebbero ad aggiungere al risarcimento dovuto a Cristiano Ronaldo. 

Tornando a Conte, un dato è comunque certo: l’Antonio nazionale, dopo un lungo periodo lontano dai riflettori, ha una gran voglia di ritornare in pista, stimolato anche dalle lusinghe del Napoli. I tifosi azzurri pregano De Laurentiis di risolvere l’impasse nel quale il presidente sembra essersi impantanato, sfornando ora un nome di prestigio, proprio come quello di Conte. Sarebbe un toccasana per un ambiente che, in un solo anno, con le incaute scelte di Rudi Garcia, Walter Mazzarri e Francesco Calzona in luogo del vincente Spalletti, è precipitato da un tricolore vinto a mani basse ad un anonimo 9° posto in classifica. 

Per quanto riguarda le altre big, arrivano più conferme che venti di rivoluzione. La Roma ha già confermato (sulla fiducia) Daniele De Rossi. Così come sta accadendo a Bergamo, dove Gasperini non lascia ma, anzi, rilancia: al tecnico piemontese è stato infatti proposto il rinnovo del contratto fino al 2026. 

Qualcosa succederà di sicuro, invece, a Firenze: l’ambiente sta abbandonando l’idea del calcio spettacolo di Vincenzo Italiano, che molto fumo crea ma con poca concretezza di risultati. Il profilo del prossimo mister in viola è chiaro e apre lo scenario ad almeno quattro allenatori che vengono attualmente studiati: Palladino, Gilardino, Aquilani e Farioli. Ai posteri, l’ardua sentenza.

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