Europee, Salvini: “Non mi candido, faccio il ministro. Vannacci volutamente frainteso”

Lega Matteo Salvini interviene alla scuola di formazione politica del partito a Milano
In una foto d'archivio il segretario della Lega Matteo Salvini interviene alla scuola di formazione politica del partito a Milano, 22 maggio 2022. ANSA/MATTEO CORNER

MADRID. – Elezioni europee, Ucraina e politiche europee. Intervenuto a “Giù la maschera” su Rai Radio 1, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha fatto il punto della situazione in vista del voto per il Parlamento europeo. “Ho 18 ore al giorno per occuparmi di un ministero che è di tutti gli italiani, non di destra o di sinistra – ha spiegato – Farò la mia campagna elettorale ma non me la sentivo di farla da candidato”. 

“Non mi candido perché faccio il ministro e mi occupo di treni, codice strada e casa degli italiani. Strade, autostrade e ferrovie, una cosa che riguarda tutti”, ha aggiunto. Il suo intervento è arrivato in vista della presentazione a Roma, al Tempio di Adriano in Piazza di Pietra, del suo libro “Controvento – l’Italia che non si arrende”, prevista per domani alle 15.00. 

Sulla squadra per le elezioni europee, invece, il leader della Lega ha le idee chiare: “Ho la consapevolezza di aver creato una squadra con candidati forti, fatta anche di persone che non hanno la tessera della Lega in tasca. Penso a Vannacci ma anche a imprenditori e a professionisti che hanno la nostra idea di Europa che è diversa da quella della sinistra ma anche di quella dei nostri alleati del centrodestra”. 

Salvini ha anche difeso il generale Roberto Vannacci: “Se a sinistra candidano una ragazza detenuta con accuse pesantissime in un carcere straniero, non vedo perché un generale che ha combattuto con i suoi ragazzi in Libano e in Iraq non si possa candidare – ha detto – La frase di Vannacci sulle classi solo per disabili? Noi abbiamo assunto 13mila insegnanti di sostegno, io penso occorra includere, per le disabilità gravissime non basta però solo un insegnante di sostegno. Quelle famiglie hanno bisogno di un aiuto in più”. 

E ha continuato affermando che Vannacci è stato volutamente frainteso. Il leader della Lega si è soffermato anche sulla guerra in Ucraina, sottolineando che “chi sceglie la Lega fa una scelta chiara di pace” e chiarendo che “la penso in maniera esattamente opposta rispetto a Macron. Non voglio neanche mezzo soldato italiano a combattere fuori dai nostri confini, l’Europa è nata per la pace”. 

Per Salvini l’obiettivo dell’UE dovrebbe essere quello di concentrarsi su altre tematiche, “come la difesa dei confini, ma non sull’improbabile esercito comune che non si sa da chi sarebbe comandato o pagato. Che poi se a comandare fosse Macron avremmo guerre in mezzo mondo. Spero che il 2024 sia l’anno della fine del conflitto”. 

Se il centrodestra, per il ministro, sta governando bene e a lungo in Italia, sul versante europeo ha dichiarato: “non ho condiviso le scelte degli alleati che hanno sostenuto le politiche fallimentari che ci hanno portato al disastro di oggi. Questa Unione Europea fondata sui poteri forti, sulla finanza e non sul lavoro vero, vuole limitare la libertà di lavorare, di pensare e di esprimersi. Alcune parole non le puoi dire, non puoi parlare di famiglia, di pace, di patria”. E per l’estate, Salvini ha messo in guardia sui nuovi sbarchi a prescindere dagli accordi internazionali al riguardo, intimando l’Europa a non ignorare la questione.

 

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