Papa Francesco: “Israele e Palestina siano stati liberi e in buoni rapporti”

Papa Francesco durante l'udienza generale. (Foto Vatican news)

MADRID. – La guerra a Gaza e le difficili soluzioni per la pace sono di nuovo al centro della riflessione di Papa Francesco al termine dell’udienza generale del mercoledì: “Palestina e Israele siano due Stati, liberi e con buoni rapporti fra loro”.

Un messaggio chiarissimo, con un destinatario altrettanto trasparente. Come sempre però il Pontefice allarga il campo, stavolta alla sofferenza generale per la guerra: “Il pensiero va alla martoriata Ucraina, alla Palestina, a Israele, al Myanmar e a tanti altri Paesi – dice – La guerra sempre è una sconfitta, e quelli che guadagnano di più sono i fabbricatori di armi. Preghiamo per la pace. Preghiamo per la martoriata Ucraina: soffre tanto, tanto. I soldati giovani vanno a morire”.

L’invito più generale, per tutti, in occasione di San Marco, l’evangelista che più di altri ha descritto il “mistero della persona di Gesù di Nazaret” è quello a lasciarsi “affascinare da Cristo, per collaborare con entusiasmo e fedeltà alla costruzione del Regno di Dio”.

In Cristo c’è la pienezza della vita. Papa Francesco lo spiega nell’Udienza, citando le tre virtù prettamente cristiane Fede, speranza e carità: “Il destino di ogni persona è la pienezza – dice il Pontefice – ma il Cristiano gode di una particolare assistenza dello Spirito Santo, lo Spirito di Gesù”. Che si attua appunto, con il dono delle tre virtù di cui sopra.

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