Allarme Pd: “Def vuoto e Patto Stabilità svantaggioso, rischiamo lacrime e sangue”

Operaio al lavoro in una foto d'archivio ANSA.

MADRID. – Un Def vuoto e un Patto di stabilità e crescita penalizzante rischiano di mettere l’Italia in seria difficoltà, già a partire dalla prossima legge di bilancio che rischia di essere “lacrime e sangue”. E’ l’allarme lanciato in Senato dal Partito democratico, in una conferenza stampa organizzata esattamente in contemporanea con il voto finale all’europarlamento del nuovo Patto di stabilità, concordato a febbraio con gli stati membri. 

“La scelta del governo di presentare un Def vuoto è una evidente fuga dalle responsabilità – spiega il capogruppo dem al Senato, Francesco Boccia – Chiediamo chiarezza su temi che erano stati il pilastro della manovra

 dell’anno passato, i cui dati sono stati smentiti dai fatti: il paese è cresciuto meno di quanto stimato, il deficit aumentato, e alcune di quelle misure erano valide solo per un anno: oggi non sappiamo se li ritroveremo”. Misure dal valore di quasi 16 miliardi, che passano dal taglio del cuneo fiscale alla revisione delle aliquote Irpef, dalle misure per il welfare aziendale alle sugar e plastic tax. 

Inoltre, continua Boccia, “l’Italia è stata emarginata sul Mes e non ha partecipato alle contrattazioni successive, perdendo un sacco di tempo rispetto alla prima proposta Gentiloni di Patto di stabilità e crescita, che era molto più favorevole all’Italia e ai paesi con un alto debito”.  

Ora il rischio, spiega Beatrice Lorenzin, è quello di “navigare a vista e senza benzina”: una sintesi di quanto esploso da Antonio Misiani, responsabile economico del Partito democratico, secondo il quale “Il governo ha scelto deliberatamente di tirare a campare fino alle elezioni europee, sapendo che il rischio è quello di una manovra lacrime e sangue per il 2025-2027. Ci sono dei nodi sul tappeto che il dovrà affrontare”. 

Il tutto, peraltro, con la prospettiva dell’autonomia differenziata, sottolinea Daniele Manca, capogruppo in Commissione Bilancio, che si appella alla maggioranza:  “Siamo di fronte a uno scenario molto pericoloso per le famiglie italiane e il Paese, anche con l’autonomia differenziata, e non ci sono risposte adeguate. Il solo tema della sanità meriterebbe una riforma adeguata, e chiediamo alla maggioranza di rivedere l’agenda delle riforme, perché stanno occupando le aule con premierato e autonomia differenziata”.  

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