25 Aprile, Azione Cattolica: “Resistenza cattolica memoria bella”

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto,nella ricorrenza del 76° anniversario della Liberazione,il sorvolo delle Frecce Tricolori
Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto,nella ricorrenza del 76° anniversario della Liberazione,il sorvolo delle Frecce Tricolori. (Ufficio Stampa Quirinale)

ROMA. – La Resistenza, che ebbe un grande contributo anche dal mondo cattolico, rappresenta “una memoria bella a tutto tondo” che va riscoperta e approfondita. Lo ha sottolineato oggi il, vescovo e assistente generale dell’Azione Cattolica, mons. Claudio Giuliodori, nel corso di una conferenza stampa a Roma nel corso della presentazione di alcuni appuntamenti della più importante realtà laicale italiana, uno dei quali il grande incontro con Papa Francesco in piazza San Pietro che coinciderà proprio con la Festa della Liberazione del 25 aprile. Appuntamento che vedrà convergere a Roma oltre 50mila aderenti all’Aci, da oltre 200 diocesi italiane.

Data scelta dal Papa stesso e definita dal vescovo una “felice concomitanza e occasione provvidenziale per incontrare il Papa”.

Mons. Giuliodori ha, quindi, definito la Resistenza, anche quella promossa dal mondo cattolico, “una realtà progettuale e profetica che ha portato alla nostra Repubblica. La libertà – ha quindi aggiunto Giuliodori – va sempre costruita, contro tutto ciò che umilia l’uomo, con le violazioni alla sua integrità e libertà”.

Netto anche il giudizio del Pesidente nazionale di Aci, Giuseppe Notarstefano che ha annunciato alcune iniziative, insieme all’Istituto Paolo VI per celebrare il 25 Aprile, come quella delle “Biografie resistenti” con loscopo di riscoprire, anche da un punto divista storico-biografico, alcune figure di laici e sacerdoti che si opposero al nazi-fascismo e aderirono alla lotta partigiana.

“Occorre sempre esprimere gratitine per l’impegno e il sacrificio di queste persone che hanno aiutato a superare quel periodo così drammatico per il nostro paese e a costruire l’attuale democrazia. La democrazia – ha quindi aggiunto Notastefano – anche se sembra banale dirlo, è antifascismo e non accettazione di ogni guerra. Noi come Aci abbiamo, in quegli anni, sofferto il volto minaccioso di una dittatura ed occorre ricordarsi anche oggi che una Repubblica democratica è qualcosa che si fa quotidianemente e con fatica, perchè non c’è nulla di scontato”.

(Gci /ASKANEWS)

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